Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia.
Volume alcolico: 43%
Prezzo consigliato: 65 euro.
Reperibilità: Media.
Cenni storici e osservazioni personali:
Care lettrici e lettori, oggi parleremo del Benromach Organic 2008, l’ultimo in ordine di distillazione della fortunata serie “Organic” rilasciata nel 2006.
Quest’espressione di Benromach è così denominata in quanto prodotta con orzo biologico e maturata in botti di rovere vergine ottenute in modo eco-sostenibile.
Inoltre, è stato il primo single malt ad ottenere la ceritificazione “Organic” dalla Soil Association britannica, con tutti i passaggi produttivi certificati dalla stessa.
A gradazione standard, viene prodotto in quantità limitate. La prima versione, come detto, è del 2006. Questa oggetto della disamina odierna è la 2008, l’ultima rilasciata sul mercato. L’invecchiamento non è dichiarato.
Ringrazio cortesemente Juliette Buchan per il gentile campione!
Note Degustative:
Aspetto: Oro con venature ambrate.
Olfatto: Malto dolce in abbondanza, aspetto che si amplifica con il passare dei minuti. Accanto a questa nota molto nitida e presente anche in altri Benromach, si aggiunge l’ulteriore delicatezza della vaniglia, accanto a una decisa nota di banana molto gradevole.
Continua con un mix agrumato, tra cui spicca principalmente il limone. Burro a profusione.
Complessivamente gradevole, denota tuttavia una notevole gioventù. Non è per forza un male, passiamo ora alla sede gustativa!
Palato: Imbocco piuttosto secco e notevolmente speziato, con deciso pepe nero accanto a chiodi di garofano e cannella. La speziatura, pur essendo un altro marcatore comune in Benromach, è qui più possente e si intreccia a un vigoroso lato legnoso, credo imputabile all’impiego di botti vergini. Il legno, a tratti, è un po’ invasivo. Complessivamente vira su note più amare rispetto al dolce olfatto. Prosegue con foglie di te e un leggero lato balsamico.Si chiude con un nota di succo di limone piuttosto aspra.
In verità, avrei preferito una maggiore rotondità.
Aggiungendo acqua, il lato speziato e quello legnoso si smorzano un po’, i tannini divengono meno attivi ed è globalmente più gradevole. Suggerisco pertanto l’aggiunta di acqua, anche se non è un grado pieno.
Finale: Medio-lungo e secco, di spezie amalgamate a notevole sentore legnoso. Limone.
Non un malto malvagio, presenta tuttavia un’eccessiva legnosità che, personalmente, non mi ha entusiasmato troppo. Complessivamente interessante, è comunque meno intrigante del più rotondo e complesso 10 anni.
Ad ogni modo, abbastanza istruttivo. Strettamente consigliato l’impiego dell’acqua, maggiormente al palato.