Informazioni:
Tipologia: Highland Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Highlands – Scozia
Volume alcolico: 43%
Prezzo consigliato: 350 euro.
Reperibilità: Media.
Cenni storici e osservazioni personali:
La distilleria Glenmorangie fu fondata nel 1843 dopo la riconversione di un birrificio avvenuta ad opera di William Matheson.
In realtà, sembra che la produzione di bevande alcoliche nella zona di Tain (ove è sita), fosse praticata fin dal Medioevo. Ovviamente, non si trattava di whisky ma, più probabilmente, di birra.
Dotata di una capacità produttiva molto elevata, circa 6.000.000 di litri annui, inizialmente era ovviamente ben più piccola.
Oggi vanta ben 12 alambicchi e produce una ben differenziata gamma di espressioni.
Proprietà di Moet Hennessy che, tra le varie, possiede anche Ardbeg.
Peraltro, come curiosità, i suoi alambicchi sono i più alti di Scozia, misurando ben 5,14 metri di altezza.
Tuttora, vi sono solo 16 impiegati in distilleria, in omaggio a una tradizione che va avanti da oltre 150 anni. Infatti, il Glemorangie, è prodotto dai “sedici uomini del Tain”.
Glenmorangie fu inoltre la prima distilleria ad affinare il whisky in botti di tipologia differente da quelle ex-bourbon. Attualmente, vengono impiegati numerosi tipi diversi di botti, in base al whisky che si desidera realizzare: il Nectar D’Or, ad esempio, impiega botti di Sauternes, il La Santa botti di Sherry, il Sonnalta PX usa quelle di Sherry PX, il Quinta Ruban è affinato in Porto, l’Artein in botti di vini Super Tuscan, il Finealta infine usa botti di quercia bianca americana e quelle di Sherry.
Il core range è quindi piuttosto variegato e non sono rare le espressioni in tiratura limitata che hanno ricevuto un plauso pressoché unanime da parte della critica specializzata.
Oggi esamineremo il top di gamma del core range, il Glenmorangie 25 y.o. “Quarter Century”, il cui whisky è stato maturato in botti di quercia bianca americana, botti di sherry Oloroso, e botti di vino francese di Borgogna, per poi essere miscelato in un unico prodotto, in parti uguali.
Quest’espressione è piuttosto costosa, presentata in un elegantissimo cofanetto in legno massiccio interamente dorato.
Prossimamente, verranno esaminati anche imbottigliamenti entry-level della gamma.
Note Degustative:
Aspetto: Oro pieno.
Olfatto: Inizia con un delizioso amalgama di frutti rossi quali more e ribes, prosegue con dolce melone maturo, continua sul lato dolce con una piacevolissima nota di mela cotogna e tantissima albicocca vellutata.
Ancora, il lato fruttato non si esaurisce ma continua con un tocco di pera matura, prugne e datteri. Un bel po’ di banana matura, inoltre! A tratti, questa miriade di frutti sembra avere un tocco di dolcezza extra da marmellata. Continua con miele, eccellente nota di cera d’api e un leggerissimo tocco fumoso, quasi sopito dietro la coltre dolce.
Le parole d’ordine per questo whisky sono cremoso e fruttato.
Indiscutibilmente elegantissimo e di grande spessore!
Palato: Si presenta con corpo medio e con una situazione ribaltata rispetto all’olfatto. Più che le note dolci, infatti, ciò che appare fin da subito è una raffinata frutta secca tostata, con particolare accento sulle nocciole ma con una discreta presenza anche di mandorle. Il tutto, avviluppato dalla delicata nota di miele ravvisata in sede olfattiva.
Il lato dolce si ripresenta con marmellata di ribes, note di mela cotogna e un raffinato marzapane. Note di pasticceria secca alle mandorle.
Presente, come nell’olfatto, una leggera fumosità e una discreta astringenza dovuta alla botte. Ancora, burro denso. Infine, cocco.
Complessivamente, anche qui molto intrigante pur non raggiugendo l’eccellente olfatto. Indubbiamente, l’apporto delle botti di Borgogna e di Sherry è particolarmente evidente.
Finale: Medio-Lungo, di frutta secca tostata, sentore legnoso, miele,marmellate, burro.
Un imbottigliamento di gran classe, senza dubbio. Grande connubio tra il lato dolce e quello più secco (benché il primo tenda, soprattutto in sede olfattiva, a predominare) e degna espressione di una distilleria con una storia così blasonata.
Lo vedo ideale in abbinamento a una crostata alla frutta, pur restando un eccelso prodotto da meditazione.