Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isola di Islay – Scozia.
Volume alcolico: 43%
Prezzo consigliato: 950 euro.
Reperibilità: Bassa, imbottigliamento Single Cask piuttosto raro.
Cenni storici e osservazioni personali:
Torniamo su un classico, parlando del Bowmore 10 y.o. 1980-1990 “The Birds”, selezionato dall’italianissima Moon Import e con ottima considerazione generale da parte della critica.
Gli imbottigliamenti appartenenti alla serie “The Birds”, infatti, sono stati complessivamente giudicati ottimi dalla stragrande maggioranza degli assaggiatori ed appassionati.
Su Bowmore ho già speso fiumi di parole, pertanto non dirò altro. Qualche piccolo cenno, invece, vorrei darvelo su Moon Import. Questo storico marchio è genovese, fondato da Pepi Mongiardino nel 1980 e da allora si occupa di selezioni di whisky di qualità, proponendo al contempo etichette molto curate che hanno fatto la felicità dei collezionisti.
Si trovano in giro svariati imbottigliamenti, alcuni dei quali hanno raggiunto quotazioni veramente importanti.
Chiudo questo breve preambolo ringraziando Giorgio D’Ambrosio per il campione del Bowmore in esame odierno.
Note Degustative:
Aspetto: Oro con venature ambrate.
Olfatto: Profondo sentore agrumato, di arancia e mandarini freschi, amalgamati a dolce vaniglia e ad un sentore vinoso da Sherry oloroso. Prosegue con pesca gialla, tocco di frutta esotica quale ananas e frutto della passione. Di sfondo, ma sempre presente, una torbatura estremamente gentile ed elegante. Ancora, sensuale cera d’api, accanto a del burro fresco e un tocco di legno appena lucidato.
Olfatto molto piacevole!
Palato: Di corpo medio, continua a presentare una torbatura elegante accompagnata da una discreta nota salina, pepe nero quanto basta e chiodi di garofano. Riappare il burro, accompagnato da una nota più secca di spezie del legno. Una puntina di cacao amaro.
In verità, non un capolavoro di complessità e il palato si presenta, a tratti, un po’ “acquoso”. I sentori sono eleganti ma gli manca quel “quid” per salire di rango.
Finale: Medio, di torba gentile, nota speziata, agrumi.
Un buon Bowmore, tuttavia il palato un po’ “scarico” non mi consente di attribuirgli un voto superiore. Ovviamente, lo ricordo, il gusto è soggettivo. Su Whiskybase, la popolare community di appassionati, il voto medio è 90. Per me, pur rimanendo valido, si attesta su qualche gradino in meno.