Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isola di Islay – Scozia
Volume alcolico: 59,2%
Prezzo consigliato: 500 euro.
Reperibilità: Bassa, imbottigliamento Single Cask.
Cenni storici e osservazioni personali:
Spero mi perdonerete per essere stato assente alcuni giorni ma sono stato colpito da un forte raffreddore che non mi consentiva di esaminare al meglio nuove espressioni.
Tuttavia, recuperiamo oggi con un imbottigliamento sicuramente non recente (per quelli avremo occasione nei prossimi giorni) ma potenzialmente molto intrigante: Lagavulin 15 y.o. 1979-1995 The Syndacate’s.
Trattasi di un Lagavulin indipendente, fenomeno piuttosto raro in quanto Lagavulin da lungo tempo non cede più le proprie botti agli indipendenti. Questa peculiare espressione è un Single Cask a grado pieno, ben 59,2% di volume alcolico. Selezionata da The Syndacate’s, un gruppo di gentlemen britannici e probabilmente imbottigliata grazie all’aiuto di Murray McDavid.
Lagavulin è una delle mie distillerie preferite ed è sempre piacevolissimo avere l’occasione di provare espressioni anche datate e non ufficiali.
Ringrazio il mio amico Federico di WhiskySucks per il gentile campione.
Ora, bando agli indugi e proviamolo!
Note Degustative:
Aspetto: Oro pallido, da vino bianco.
Olfatto: Inizialmente, suadente e possente sentore di torba, del tipo più elegante e raffinato ravvisabile. Dopo qualche minuto di ossigenazione, pur restando sempre presente, diviene ulteriormente più morbida. Molto erbaceo, con canfora e fiori di campo ma anche balsamico, con una deliziosa nota di eucalipto e un mentolo che si riverbera nel tempo. Presente anche un gradevolissimo lato agrumato, di arancia candita e limone delicato.
Continua con spezie molto intriganti quali lo zenzero e lo zafferano (risotto). Compare, infine, un lato “sporco” di catrame e olio bruciato, ma molto attenuato.
Con acqua, diviene ulteriormente campestre e agrumato raggiungendo una sublime eleganza. Un ottimo olfatto!
Palato: In purezza, è molto speziato ed erbaceo con rabarbaro, punta di china, zenzero e scorzetta d’arancia. Una torba elegante ma possente fa da sfondo al tutto, accanto ad una lieve nota medicinale che lo avvicina a un buon Laphroaig più che al classico Lagavulin 16.
Man mano che incede nel palato, diventa sempre più possente e corposo, pur non lasciando emergere l’alcol.
Emerge un possente lato salino, raramente riscontrabile in un Lagavulin ma piuttosto gradevole. Provando con acqua il lato torbato diviene ancora più raffinato, si accentua il rabarbaro e l’intero comparto erbaceo che ora evidenzia anche note di tè nero. Infine, pepe nero.
Un Islay vecchio stile, senza compromessi ma egregio.
Finale: Lungo e intrigante: pepe nero, foglie di tè, rabarbaro, sale, china, zafferano.
Senza alcun dubbio, nella mia personale agenda, questo Lagavulin è un ottimo esponente della distilleria. Non mi ha affatto deluso, anzi mi è risultato davvero gradito!
Molto buono in ogni sua componente, con mirabile olfatto e palato, rasenta un imbottigliamento egregio e completo!