Eccoci qui, come di consueto da quando è stato aperto questo Sito, a redigere il report dell’evento milanese dedicato al mondo del whisky. Potevo mai perdere la decima edizione del Milano Whisky Festival? Ovviamente, no!
Partito sabato mattina, sono rientrato ieri in tarda serata per una due giorni estremamente piacevole che, senza ulteriori indugi, ora racconterò.
Giunto al Mariott, ho subito incontrato i vari amici del Forum Singlemaltwhisky.it: Gianluca, Paolo, Andrea, Davide, Marco Maltagliati, Marco Desiderati, Claudio, Emiliano, Antonio… insomma, nutritissima delegazione! Finalmente ho conosciuto anche i simpaticissimi Bob Sbaly e Lorenzo Pasini, con cui avevo intrattenuto scambi telematici. È stato decisamente bello incontrarvi tutti e, anche se non sono riuscito a soffermarmi abbastanza con ognuno di voi, vi porto sempre nel cuore! Menzione d’onore anche per il caro Antonio Oliviero (Olliver Tony), forumista e grande appassionato con cui ho già avuto modo di scambiare dei campioni e a cui devo la recensione del Macallan 10 y.o. Full Proof di Giovinetti. Grazie per i tre campioni, li assaggerò con la dovuta cura! Incontrato anche i cari Sebastiano Segallia (neopapà a cui rinnovo gli auguri) e Alessandro Aiello, finora amici solo “virtuali”.
Passando agli amici del settore, mi sono recato a trovare il caro Max Righi, stavolta presente anche con il grande Pino Perrone, per uno stand Silver Seal intramezzato dalle chicche di Malts of Scotland e Sanzibar. Piacevolissime chiacchierate, proseguite poi a cena, dopo la consueta Masterclass di Max e imbottigliamenti da urlo tra cui segnalo l’eccellente Glen Garioch 23 y.o. di Sansibar, che presto vedrete su queste pagine! Mi ha fatto davvero piacere parlare con voi e godere della vostra compagnia, signori!
Immancabile poi la visita al poderoso stand di Beija-Flor dove il caro amico Maurizio Cagnolati ha esposto gran parte delle novità presenti nel catalogo: dall’Arran Smugglers (già Sold Out) al GlenDronach Cask Strength Batch 5 (in distribuzione al grande pubblico a breve), passando per i nuovi Kilkerran tra cui quello selezionato da lui stesso e terminando con i Tomatin. Senza dimenticare Glenglassaugh 30 y.o. e Cadenhead’s, of course! (e tutti gli altri marchi importati…) Grande Maurizio, sempre in gamba! (hai visto che ho avuto il coraggio di pubblicare la foto e te l’ho messa pure in copertina? :D)
Peraltro, quest’anno oltre al consolidato team WhiskyFacile, composto dai grandi Jacopo e Giacomo, ad assistere Maurizio nella spiegazione e nella vendita dei pregevoli imbottigliamenti, anche il mio grande amico Federico (già in forza presso WhiskySucks). Insomma, il nocciolo duro dei bloggers italiani, per dirla tutta! 🙂
Continuando il giro, ho finalmente conosciuto di persona Luca Chichizola, Brand Ambassador e selezionatore per conto dell’italianissima Wilson & Morgan, nonchè del marchio Rum Nation. Ho assaporato un ottimo Caol Ila 25 y.o. rilasciato quest’anno, nonché un eccellente Home Blend 35 y.o. Questi, assieme ad altri imbottigliamenti, finiranno tutti online appena ci sarà modo. Ah, domenica con Luca ho seguito anche la Masterclass Rum Nation e devo dire che le espressioni rilasciate sono veramente piacevoli. Del resto, Silver Seal e Wilson &Morgan/Rum Nation, sono marchi italiani estremamente consolidati nel mondo. Un perché ci sarà, non credete?
Un saluto era doveroso anche al buon Andrea Ferrari, gentilissimo e amichevole come sempre e ben presente con l’intera nuova gamma degli imbottigliamenti della sua “Hidden Spirits”. Ho provato il giovane e “ribelle” Bunnahabhain 7 y.o, veramente intrigante. Deciso anche lo Speyburn 8 y.o. Be’, che gli Italiani ci sapessero fare con il Whisky lo sapevamo, no?
Proprio in tema Italia, segnalo che era presente al Festival anche lo stand di PUNI, l’unico whisky Italiano ad ora esistente. Gradevole assaggio del Nova e campioni dei due imbottigliamenti (l’altro è l’Alba) da esaminare con calma!
Doveroso passare anche da Emanuele Pellegrini, all’affollatissimo stand in cui erano ben presenti Adelphi, BenRiach e Koval. Sono riuscito, causa scarsità di boccette, a prelevare solo pochi sample ma tranquilli, di qualità! Come sempre, grazie ad Emanuele per la disponibilità.
Sono riuscito a salutare anche il gentilissimo Salvatore Mannino, gentiluomo come pochi (non che gli altri personaggi del settore siano da meno, eh) e, dopo una conversazione rapida, ho provato un goccio di Amrut decisamente notevole!
Saluto veloce anche a Franco Gasparri di Diageo, che ringrazio per gli assaggi e la simpatia. E incontro fugace con la Betty, sempre affettuosa! Saluto al volo anche a Niccolò di Whisky Roma, peccato non esserci trattenuti più a lungo!
Mi sono poi ovviamente fermato allo stand dei grandi amici di WhiskyClub Italia dove tuttavia mi sono intrattenuto solo con Claudio, dato che Davide è stato perennemente in giro. Provato il nuovo “L’ Arcobaleno”, imbottigliamento selezionato da Claudio per il suo Blog “I Love Laphroaig” (come ben saprete, ogni anno sceglie un’espressione di questa distilleria, che ama alla follia), un NAS decisamente atipico e sicuramente di livello. Ho colto l’occasione per provare anche il nuovo Balblair del Club, anch’esso notevole. Non posso poi non citare, sul fronte letterario, la traduzione in Italiano (a cura, appunto, di Claudio e Davide) del libro di Lew Broyson, Degustare il Whisky! Un testo molto scorrevole, piacevole ma al contempo completo che presto recensirò! Doveroso menzionarlo, a parte per la bellezza del libro, anche per il titanico lavoro di traduzione svolto dai nostri due colossi del whisky! Grazie anche per la menzione, nel libro, di questo modesto spazio web!
Nonostante abbia saltato il Seminario sulla Degustazione del Whisky con annessa presentazione del libro “Iconic Whisky” (causa contemporanea Masterclass di Silver Seal), ho avuto comunque il piacere di conoscere l’autore Cyrille Mald, persona veramente squisita di cui riparlerò prossimamente, appena sarà pronta l’intervista. Grande conoscitore dell’argomento, il suo libro è stato interamente tradotto in Italiano. Ben due nuovi testi sul whisky, quindi! Quest’ultimo, tuttavia, si focalizza unicamente sull’approccio degustativo, con il metodo di Cyrille esplicato per bene. Parlerò anche di questo testo appena avrò avuto modo di leggerlo con calma.
Non potevo poi non salutare il “Maestro” Giorgio D’Ambrosio, sempre presente ad ogni edizione con il suo “angolo delle meraviglie” (come amo definirlo io). Decisamente tantissimi imbottigliamenti di valore in assaggio, e molti per la vendita. Ho prelevato un campione di un famoso Bowmore…
Ricordando che al Milano Whisky Festival erano presenti anche i Rum (infatti il nome completo dell’evento comprende “& Fine Rum”) sono passato nell’altra sala dove mi sono intrattenuto qualche minuto con il sempre gentile Enrico Magnani di OnestiGroup, ben presente con i marchi Daimoseau, Santa Teresa, Dictador… insomma, tanta roba eh! Ovviamente, c’erano anche altri stand tra cui quello di Rum Nation ma non ho avuto purtroppo modo di soffermarmi molto.
In sintesi: il Milano Whisky Festival 2015 è stato, come sempre, un festival bellissimo. Mi scuso per eventuali omissioni o dimenticanze, l’età avanza e magari ho omesso di salutare qualcuno!
Scuse doverose vanno infine agli organizzatori, Giuseppe Dolci Gervasio e Andrea Giannone, dal momento che sono riuscito a fargli solo un rapidissimo saluto. Due giorni sembrano tanti, ma gli amici e gli imbottigliamenti esposti sono tantissimi… e il tempo vola veloce. Ottima organizzazione comunque! Ho apprezzato molto, oltre al solito stand delle ostriche, anche la possibilità di provare street food di qualità. Tuttavia, prendete in considerazione l’ipotesi di “inglobare” un pub. Gli avventori ne saranno certamente lieti! 🙂
Ci sarebbe molto altro da dire, l’entusiasmo è notevole e la mia loquacità è ben nota (si, tra i vari difetti sono anche logorroico), ma non voglio tediarvi oltre. Lasciatemi però dire solo una cosa: amate il malto alla follia? Desiderate condividere emozioni e sensazioni con chi è come voi? Venite a MILANO!!!!
A rivederci al prossimo anno! Un caro saluto da Napoli!