Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isola di Islay – Scozia
Volume alcolico: 46%
Prezzo consigliato: 160-180 euro.
Reperibilità: Bassa, rilasciato nel 2005.
Cenni storici e osservazioni personali:
Controllando l’elenco dei samples e delle bottiglie aperte, mi è caduto l’occhio su questo Bruichladdich 20 y.o. Third Edition, messo in botte nel 1985 e imbottigliato ormai un decennio addietro.
Difficile da trovare in commercio a causa del “lontano” rilascio, devo la possibilità di provarlo alla gentilezza degli amici Claudio & Davide, che ringrazio sinceramente.
Quest’espressione è stata maturata in botti ex-bourbon ed ha poi subito un brevissimo finishing in botti di Malmsey (ergo Malvasia) , una delle quattro tipologie in cui si espleta il celebre vino Madeira.
In che modo questo finishing avrà influito sul malto di Islay?
Scopriamolo insieme!
Note Degustative:
Aspetto: Ambra intensa.
Olfatto: Estremamente profumato, quasi un potpourri, in cui inizialmente predomina l’arancia. Dopo qualche istante, compare la banana caramellata amalgamata a un delicato strato di zucchero a velo, una leggera punta di limone e, ancora, tanta frutta tra cui spiccano le ciliegie e il melone cantalupo. Delizioso aroma vinoso dolce, da ottimo Madeira, con presenza di prugne e datteri secchi. Albicocca matura.
Presente anche un buon lato speziato, di cannella, chiodi di garofano e spezie natalizie.
Un leggerissimo velo di torba avvolge il tutto. Dolce ma non stucchevole, molto gradevole.
Palato: Piuttosto morbido e rotondo, con alcune spezie amalgamate (principalmente, chiodi di garofano) e ritorno della frutta che lo addolcisce anche in questo caso, lasciandolo fortunatamente equilibrato. Qui si evince maggiormente l’albicocca matura, accanto a delle prugne e a una punta di banana. I frutti rossi sono ugualmente presenti ma in forma molto più mitigata. Un malto complessivamente molto fruttato e notevolmente beverino. Si segnala tuttavia la ridotta intensità.
Finale: Medio-Breve, di torba leggera, albicocche e prugne, accanto a del cioccolato fondente.
Un buon esperimento di Bruichladdich, con interessanti profili all’olfatto (la parte che ho gradito di più) e al palato. Tuttavia, il finale e l’intensità complessiva del palato, sono minori delle mie personali aspettative.
Peccato, avrei assegnato un punteggio maggiore.
Resta comunque estremamente beverino.