Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isola di Islay – Scozia
Volume alcolico: 48%
Prezzo consigliato: 115 euro.
Reperibilità: Media, disponibile solo per il travel retail e da alcuni rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
Laphroaig, quanti meravigliosi ricordi evoca in me il nome di questa distilleria…
Recentemente, ci siamo occupati del redivivo 15 y.o, realizzato per celebrare il bicentenario di questo emblema di Islay.
Oggi, parliamo di un’espressione realizzata unicamente per il mercato travel retail (ergo aeroporti e porti): Laphroaig An Cuan Mor.
Il nome gaelico significa “Grande Oceano” e l’imbottigliamento è un NAS, maturato in botti first fill ex-bourbon per poi subire una rifinitura in botti di rovere europeo. Secondo quanto asserito da Laphroaig, vengono scelte solo le migliori botti nuove per la realizzazione dell’An Cuan Mor.
Sono decisamente curioso di provarlo, dato che raramente Laphroaig delude.
Ringrazio affettuosamente la mia cara amica e fan Marilina per il gentile campione.
Note Degustative:
Aspetto: Oro
Olfatto: Si coglie una leggera nota medicinale, meno delineata che in altre espressioni di Laphroaig e comunque elegante. Ciò che realmente incede all’inizio, è una raffinata dolcezza rappresentata da fichi secchi, sprazzi di vaniglia e miele). Dopo questa ondata dolce, vi è un bilanciamento da note più “terrose” e presenza di cuoio essiccato molto leggero.
Appare quindi una distinta nota pepata, mista a sentori di frutta secca tra cui spiccano le mandorle.
Gradevole olfatto, in linea con le mie aspettative.
Palato: Denso e pastoso, con una buona torba carica e ben delineata che si amalgama a un buon ammontare di pepe nero e ad una nota salina piuttosto accentuata.
Complessivamente piuttosto medicinale, in puro stile Laphroaig e, come evidenziato, ben speziato senza risultare invasivo. Dietro questa coltre torbata e medicinale, riappare la frutta secca tostata, con noci, nocciole e mandorle. Infine, punta di liquirizia.
Buon risultato anche qui.
Finale: Lungo, con torba carica ma dolce, iodato, con un guizzo di scorzetta d’arancia e alcune spezie del legno.
Un’espressione molto piacevole ed elegante. Racchiude in sé molte delle componenti che dovrebbe avere un vero Laphroaig e ciò è ovviamente apprezzabile.
In abbinamento ideale con ostriche fresche e altri frutti di mare.
Grazie ancora a Marilina per il generoso campione.
Salve, innanzitutto grazie per il tuo sito istruttivo. Io sono da molti anni un sommelier AIS e sono anche un appassionato di distillati. Parlando di whisky ho iniziato con un Talisker 10, poi un Lagavulin 16, poi un Chivas, un Jack Daniel’s, un Ardbeg Uigeadail, e ora vorrei acquistare un Laphroaig, a seguire un Port Charlotte PC8, un Octomore, un Kilchoman, e un Caol ila Moch. Per il mio primo Laphroaig mi consigli un An Cuan Mor oppure un 18 anni? Grazie per una tua risposta e buon anno!
Giulio
Salve,
grazie per i complimenti, cerco di fare un po’ di cultura e informazione, divulgando le mie esperienze sensoriali. Rispondendo alla tua domanda: se vuoi provare un Laphraoig ufficiale, ti consiglio di prendere il “nuovo” 15 anni (era stato ritirato dalla produzione nel 2009 e rimesso in vendita quest’anno) o il 18. Poi, esistono una pletora di Laphroaig indipendenti dal carattere molto intrigante e deciso. Tuttavia, se non hai mai assaggiato uno di questi malti, ti conviene iniziare da quelli ufficiali. L’An Cuan Mor è un buon whisky, tuttavia è un No Age Statement e disponibile solo per il Travel Retail (aeroporti, porti).
Ricambio gli auguri di buon anno e ti porgo i miei più cordiali saluti.
Giuseppe.