Informazioni:
Tipologia: Highland Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Highland – Scozia
Volume alcolico: 55%
Prezzo consigliato: 181 euro.
Reperibilità: Bassa, Single Cask di 709 esemplari.
Cenni storici e osservazioni personali:
Dopo aver esaminato una serie di imbottigliamenti storici del passato, si torna oggi ad un esemplare “contemporaneo”: GlenDronach 19 y.o. 1994-2015 Cask 538. Questo imbottigliamento, realizzato in botti ex-Sherry come vuole la tradizione della distilleria (precisamente contenenti Sherry PX), è stato realizzato in 709 esemplari dal Cask 538.
I Single Cask 1993 di GlenDronach hanno sempre dimostrato un elevatissimo valore, sono curioso di vedere se la magia si ripeterà anche in questo 1994.
Ringrazio l’amico Maurizio Cagnolati di Beija-Flor, importatore Italiano di GlenDronach per il generoso sample.
Note Degustative:
Aspetto: Ambra dorata con riflessi ramati.
Olfatto: Decisi effluvi di frutti rossi, principalmente more e ribes. Non mancano tuttavia fragole e un delicato tocco di amarena. Queste deliziose note vinose ben si sposano con dell’ottimo cioccolato fondente e un accenno di marzapane.
Successivamente, si coglie del gradevole pepe bianco, accanto a distinta frutta secca, soprattutto prugne.
Molto floreale, con suggestioni di violette, rose e canfora.
Leggera nota alcolica percepibile senza l’aggiunta di acqua. Dopo l’aggiunta di qualche goccia, la nota alcolica svanisce creando un maestoso riverbero dei frutti rossi e degli altri sentori evidenziati, salvo la nota speziata che si attenua.
Risultato decisamente molto gradevole, in perfetto stile GlenDronach.
Palato: Senza aggiungere acqua, imbocco un po’ secco e tannico che tuttavia lascia riemergere i gradevoli frutti rossi da ex-Sherry PX e le prugne secche. Ritorna il cioccolato, accanto a del pepe bianco e ad alcune spezie. Puntina di rabarbaro.
Numerose spezie del legno.
Dopo l’aggiunta di qualche goccia d’acqua pura delle Highlands, il lato tannico permane ma diventa più elegante. Il cioccolato fondente si amplifica, idem il pepe bianco.
Compare dello zenzero che si fonde bene al resto.
Finale: Lungo, di pepe bianco, cioccolato fondente, prugne secche e plateau di frutti rossi.
Un buon Single Cask di GlenDronach. Una minore tannicità del palato mi avrebbe consentito di conferirgli qualche punto extra ma, come sovente accade con questa distilleria, siamo comunque di fronte ad un imbottigliamento di alta qualità.
Innanzitutto complimenti. Leggo spesso le Sue recensioni e su queste anche baso i miei acquisti. Questa bottiglia l’ho posseduta (e purtroppo finita!). Una delle cose che mi ha lasciato piacevolmente sorpreso è stato il finale,con quel cioccolato davvero marcato. Purtroppo come dice,la sua forte tanninicitá gli tarpa un poco le ali. Aspettando qualche minuto in più,a mio parere,questa nota negativa svanisce,meritandosi un 92/100. Quest’anno ho visitato una ventina di distillerie nelle Highland,sino a Kirkwall,dove ho trovato l’Highland Park Distillery chiusa. Ho avuto modo di avvicinarmi sempre più a questo mondo,dove avendo avuto la possibilità di sentire svariati whisky in questo viaggio,ho pian piano scoperto la mia personale via da seguire. Sono tornato con un bagaglio di esperienze e sapori che spesso si incontrano con le Sue recensioni,e con un bagagliaio do bottiglie,la maggior parte “hand filled”. Secondo me,queste sono le migliori bottiglie che si possano trovare. Purtroppo è una servizio svolto solo dentro le distillerie. Detto questo avrei diverse fragranze da proporle,se me lo permette,così da dare anche a chi non ha avuto modo di acquistare certe bottiglie,di sapere cosa sfortunatamente si perde.
Gentile Manuel,
in primo luogo la ringrazio per i gentili complimenti e per essere un mio lettore. Il campione in mio possesso, pur avendo ricevuto una consona attenzione, non ha rivelato il mutamento da lei ravvisato anche dopo una buona ossigenazione. Tuttavia, mi fa piacere che lei l’abbia apprezzato maggiormente.
Ottima l’idea di visitare le distillerie, è un’esperienza piacevole e proficua che anche io feci (focalizzandomi tuttavia su Islay e Campbeltown ma ripromettendomi di visitare anche le altre regioni) ed è certamente un “must” per ogni vero appassionato.
Concordo che le bottiglie “hand filled” siano un’esperienza a parte, non necessariamente migliore rispetto agli imbottigliamenti “di linea” ma ovviamente appagante e sovente interessante.
Colgo con piacere il Suo invito. Possiamo discuterne privatamente. Le lascio la mia mail per un rapido contatto: admin@ilbevitoreraffinato.com
Un caro saluto e un sincero augurio di Buon Anno!