Informazioni:
Tipologia: Highland Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Highlands – Scozia
Volume alcolico: 43%
Prezzo consigliato: Non disponibile.
Reperibilità: Molto bassa, imbottigliamento realizzato tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80
Cenni storici e osservazioni personali:
Un paio di settimane fa, in quel di Milano, presso l’Harp Pub Guinness, si è svolta una degustazione eccezionale, definita appunto “Top del Sogno” realizzata a cura degli amici di WhiskyFacile, usando le bottiglie del titolare del Pub, Angelo Corbetta.
I malti in degustazione sono decisamente dei pezzi di storia: dal leggendario Bowmore Bicentenary, al Port Ellen Rare Malts, passando per un Macallan 1957 e terminando, appunto, con questo Oban 12 y.o. Pear Bottle Anni ’70.
Grazie alla gentilezza di Angelo Corbetta e alla disponibilità dei Facili, ho avuto la possibilità di partecipare “in differita” al tasting, ricevendo pochi giorni fa i samples.
Nonostante il caldo micidiale che affligge la Penisola in questi giorni, ho deciso di non fermarmi e di procedere alla disamina di questi eccelsi imbottigliamenti, con l’aiuto di un ambiente climatizzato.
Questo Oban è stato importato in Italia da Essevi sul finire degli anni ’70, quando la bottiglia “Pear Shaped” vide la luce. Ha una gradazione alcolica del 43% ed è un imbottigliamento molto raro da trovare oggi sul mercato, tanto che non sono riuscito a fornirvi un’indicazione sul suo prezzo attuale.
Sperando di vivere le medesime emozioni degli amici riunitisi a Milano, passo ora a versare il campione nel bicchiere.
Note Degustative:
Aspetto: Giallo Paglierino
Olfatto: Molto delicato, con un amalgama di frutta intrigante, tra cui distinguo nitidamente pesche e albicocche. Torba presente, ma non fumosa. Continua, ossigenandosi, con una limpida nota di agrumi, arance e pompelmi, per poi virare morbidamente sulla vaniglia. Compare, quindi, una punta di chinotto, accanto a del mentolo appena accennato. Ancora, tracce di caramello. Non si esaurisce, con una nota erbacea di canfora e fiori di campo. Inoltre, c’è un delicato lato ceroso accanto a cereali decisi che permangono per tutto il tempo. Un olfatto molto diverso dall’attuale core range di Oban, il 14 anni. In verità, lo trovo estremamente piacevole con la sua delicatezza.
Palato: Imbocco un po’ più secco di quanto avrei pensato dopo il dolce olfatto ma comunque intrigante. Torba che qui diviene più massiccia, accanto a una punta di tabacco da pipa. Ricompare timidamente la vaniglia e, dopo qualche istante, riaffiorano le suggestioni di frutta ravvisate in fase olfattiva. C’è da dire, tuttavia, che il lato fruttato è ora molto più sfumato, ma pesche e albicocche restano regalando una nota decisamente gradevole. Ancora i cereali ravvisati all’olfatto, qui più compatti. Nota balsamica di rabarbaro ed eucalipto. Miele che funge da substrato per una delicata marmellata d’arancia.
Infine, leggera nota di frutti rossi.
Finale: Medio, di torba, tabacco, frutti rossi e albicocche, con cereali di sfondo.
È sempre un’emozione avere l’occasione di poter provare malti prodotti in un’epoca ormai lontana. Questo Oban è profondamente diverso dalla sua espressione più moderna ma, al contempo, decisamente più interessante e qualitativamente superiore.
Che altro dire? Gran bel modo di iniziare la giornata!
Ringrazio nuovamente Angelo Corbetta e i Facili, per aver avuto quest’occasione!