Informazioni:
Tipologia: Island Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isola di Skye – Scozia
Volume alcolico: 45,8%
Prezzo consigliato: 70 euro
Reperibilità: Bassa, non più in commercio. Reperibile presso negozi specializzati
Cenni storici e osservazioni personali:
Talisker è un nome che suonerà di certo familiare agli amanti dei single malts. L’antica distilleria, fondata nel 1830 da Hugh e Kennet MacAskill, si trova sull’Isola di Skye, la più grande tra le isole scozzesi. Una singolarità è che, durante il periodo iniziale, fu impiegata la tripla distillazione (tipica di altri whisky, come vi dirò in seguito) per poi tornare alla più convenzionale doppia. La distilleria fu quasi distrutta durante un tremendo incendio nel 1960 ma, nel tentativo di preservare il sapore originale del whisky, fu deciso di costruire delle repliche dei cinque distillatori originali. Talisker ha un contenuto superiore alla media di torba dei whisky non provenienti da Islay a causa dell’impiego di acqua proveniente da Cnoc nan Speireag, la collina dei falchi. Quest’acqua scorre su depositi ricchi di torba, e la assorbe, aumentandone la concentrazione.
Come piccola curiosità posso dirvi che era tra i whisky preferiti di due importanti scrittori: Robert Louis Stevenson e Henry Vollam Morton. Addirittura Stevenson lo cita nel suo poema “The Scotsman’s Return from Abroad” (Lo Scozzese di ritorno dall’estero) dicendo, in un verso: “The king o’ drinks, as I conceive it, Talisker, Islay, or Glenlivet.”
Ha tendenzialmente un retrogusto salmastro, in conformità alla sua natura di whisky isolano. Personalmente, lo ritengo un ottimo prodotto, nelle sue molteplici sfaccettature. Esistono diversi imbottigliamenti ufficiali, che coprono un range abbastanza vasto, a partire dai 10 anni di invecchiamento fino a 30 e più. Esistono inoltre molti imbottigliatori indipendenti. Il whisky in esame è un 10 anni, imbottigliamento ufficiale, ma differente da quello attualmente reperibile in commercio.
È infatti un Talisker 10 che è stato prodotto nel 1990, e reca l’immagine della mappa dell’isola di Skye sia sulla confezione che sulla bottiglia. Io lo trovai su un negozio online ad un prezzo ottimo e decisi di prenderlo, incuriosito dal provare un prodotto diverso da quello odierno. Dalle note gustative che sto per presentarvi, posso dire che fu un ottimo acquisto!
Note Degustative:
Aspetto: Color oro.
Olfatto: Altamente torbato e medicinale, sembrerebbe quasi un Ardbeg! Marcato sentore di iodio e traccia di frutti di mare. Inizialmente “rude”, dopo qualche minuto si possono scorgere alga marina, una nota di vaniglia e distinto pepe. Non manca una componente fruttata, nella declinazione delle mele acerbe. Diverso dalla controparte attuale, più marino e tagliente, ma non è affatto un demerito, solo una sua caratteristica.
Palato: Torba in maniera massiccia, invade il palato. A seguire sale (come in tipica tradizione Talisker) e una punta di pepe. Presenza non invasiva di liquirizia. Un retrogusto fruttato (principalmente mele) completa un whisky decisamente possente.
Finale: Compatto e concentrato, molto lungo. Torba a iosa, iodio e pepe.
Un Talisker d’altri tempi, differente dalla sua controparte odierna che, fortunatamente, non manca di offrire molte emozioni come vedremo successivamente. Al contempo, l’ho trovato estremamente buono! Fosse stato un tantino più bilanciato senza esagerare con la torba (che comunque adoro), gli avrei dato un punteggio leggermente superiore! Peccato sia ormai introvabile.
Adoro Talisker. E vedrei molto bene questa bottiglia nella mia vetrina… prima o poi la cerco, se non mi spennano! ^^
Se hai fortuna puoi trovarla sui 70-80 euro:-) Io ne ho ancora mezza bottiglia, lo bevo con calma….
Ciao Giuseppe, piacere di conoscerti e complimenti per il sito, davvero interessante ed esaustivo.
Unico neo: manca la parte dedicata al Gin, il mio distillato preferito. E’ una scelta, oppure è Under Construction Page?
Alla prossima, possibilmente con un bel gin-fizz a farmi compagnia.
Ciao Giorgio, piacere mio! Ti ringrazio per i complimenti, cerco di fare del mio meglio. Per quanto concerne il Gin, la sua mancanza è derivata da uan scelta personale in quanto non è un distillato che ho approfondito. Cerco infatti di parlare di ciò che conosco e il Gin non mi ha mai conquistato. Tuttavia, qualora in futuro le cose dovessero cambiare, non esiterò a pubblicare anche qualche recensione di quel tipo. Spero continuerai a seguirmi, nonostante le mie preferenze vadano ad altre tipologie di distillati 🙂 Buona serata!