Informazioni:
Tipologia: Highland Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Distilleria Benrinnes, Speyside
Volume alcolico: 43%
Prezzo consigliato: 40 euro
Reperibilità: Media
Cenni storici e osservazioni personali:
Torno a scrivere per parlarvi di un’espressione dalla storia decisamente intrigante: Stronachie 10 y.o. A.D. Rattray.
Stronachie era infatti una distilleria operativa all’inizio del secolo scorso e chiusa definitivamente nel 1930. Era sita in una remota parte del Perthshire, nelle Highlands. All’epoca, il suo malto era commercializzato da Dewar Rattrey, antesignano dell’attuale A.D. Rattray.
In tempi recenti, il team dell’azienda ha acquistato un’antica bottiglia del malto di Stronachie, prodotta nel 1904, con l’intento di ricrearne l’essenza e le caratteristiche.
Dopo attente analisi, la distilleria Benrinnes nello Speyside è stata scelta per produrre questo malto.
Infatti, lo troverete evidenziato alla voce “Benrinnes” del menù in quanto, come ho appena spiegato, di Stronachie c’è solo il nome. Il malto proviene interamente da Benrinnes.
Questa espressione è stata concepita per celebrare i 110 anni dalla fondazione della distilleria originale ed affianca la 18 y.o.
Il celebre Jim Murray, nell’ultima edizione della sua Bible, l’ha premiato con un altisonante 94.
Ho avuto modo di comprare la mia bottiglia presso lo Spirit of Scotland, allo stand di Whisky&Co, nuova realtà romana gestita dai competentissimi Max Righi e Pino Perrone. Ringrazio Iain Croucher di A.D. Rattray per il gentile assaggio, che mi ha poi convinto ad acquistare la bottiglia.
La reperibilità non è elevatissima ma, facendo un salto da Whisky&Co a Roma, la troverete senz’altro, essendo importatori italiani degli imbottigliamenti di questa azienda.
Note Degustative:
Aspetto: Oro pallido
Olfatto: Deciso sentore di orzo maltato e fette biscottate, accanto a sentori fruttati di mela verde e pera matura. Il lato fruttato continua ad evolversi, con tracce di buccia d’arancia. Speziato, con piccato zenzero, accanto a una leggera nota pepata. Compare, dulcis in fundo, delicata vaniglia mista a miele d’acacia. Un olfatto non particolarmente complesso ma gradevole, nella sua semplicità.
Palato: Inizia con un mix agrodolce che unisce la delicatezza del miele a sentori più forti quali quelli dei cereali, rendendo il tutto molto gradevole e piacevole. Compare quindi una buona vaniglia accanto a tracce di piccola pasticceria al forno.
Il crescendo continua, con l’accentuarsi del lato dolce a base di cioccolata al latte e caramelle toffee. Il lato speziato è ugualmente ben rappresentato dal ritorno dello zenzero ravvisato all’olfatto, che qui si fonde a cannella e ad un pizzico di pepe.
Molto compatto e organico, decisamente gradevole pur non toccando vette di complessità assolute.
Finale: Mediamente lungo, a base di spezie, cioccolata al latte, miele e, soprattutto, orzo maltato.
Un buon whisky di Benrinnes, con elementi decisamente intriganti e piacevoli. Non condivido la valutazione elevatissima di Jim Murray ma mi sento di dire che siamo dinanzi a un buon prodotto che, peraltro, ha un ottimo rapporto qualità/prezzo. Non eccelle in nessuna delle componenti ma risulta ugualmente eloquente e pericolosamente beverino.