Informazioni:
Tipologia: Highland Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Highland – Scozia
Volume alcolico: 46%
Prezzo consigliato: 90 euro
Reperibilità: Media
Cenni storici e osservazioni personali:
GlenDronach, finora, non mi ha mai deluso. Oggi ho deciso di esaminare una nuova espressione di questa distilleria che, dopo la riapertura, sta vivendo un periodo d’oro. La cosa non può che farmi piacere! Da estimatore del Vino Porto, sono curioso di vedere come sarà stata gestita l’integrazione in questo GlenDronach 18 y.o. Tawny Port Finish che, dopo un’iniziale maturazione in botti di quercia europea, ha subito un finish in botti che in precedenza hanno contenuto Porto Tawny.
Il problema del finishing in Porto, o addirittura della completa maturazione in questa tipologia di botti, è che la dolcezza del vino potrebbe essere eccessiva e prevalicante e, in tal caso, non verrà raggiunto l’anelato equilibrio.
Tuttavia, i distillatori di GlenDronach mi hanno finora dato innumerevoli riprove di elevata abilità; confido, quindi, che anche questo imbottigliamento sarà intrigante.
Note Degustative:
Aspetto: Albicocca con riflessi ramati, simil Tawny.
Olfatto: Estremamente dolce e vinoso, con profonda incidenza delle prugne mature ma anche fichi e datteri secchi. Accanto a questa poderosa coltre di frutta, emerge una distinta e decisa nota di cioccolato al latte, innestata a del buon legno che è però di sfondo. Leggera foglia di tabacco, accanto a un sentore campestre non marcato. Discreto olfatto, ma la dolcezza sembra essere prevaricante e, a tratti, eccessiva, ricordando più il vino di origine che non un whisky.
Palato: Molto dolce, con ritorno della cioccolata al latte, prugne, datteri e fichi, accanto a delle spezie amalgamate ai sentori legnosi e, in aggiunta, una punta di pepe nero. Mele e arance, in secondo piano. Non un capolavoro di complessità e piuttosto distante da ciò che dovrebbe essere un buon finish in Porto. Sullo sfondo, foglia di tabacco.
Finale: Medio-breve, secco e speziato, con foglia di tabacco, pepe nero e un po’ di frutta matura.
Devo purtroppo constatare di essere rimasto alquanto deluso da questa espressione di GlenDronach che, in sincera verità, rasenta un ibrido tra un Tawny e un whisky di Malto, senza riuscire ad esprimere la sua essenza di Single Malt. Non tutti gli esperimenti riescono alla perfezione. Peccato!