Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia
Volume alcolico: 55,3%
Prezzo consigliato: 180 euro
Reperibilità: Molto bassa, Single Cask di 222 bottiglie.
Cenni storici e osservazioni personali:
Glenburgie è una distilleria forse poco nota ma, a mio parere, certamente degna di attenzione. Gran parte del suo whisky confluisce nei noti blend Ballantine’s ed Old Smuggler.
Fondata nel 1810, ha attraversato alterne vicende fino a tempi recenti.
Nel primo periodo, era conosciuta come Kilnflat e, fino al 1829, nessun registro ufficiale menzionava l’esistenza della distilleria.
Nel 1870, in seguito a gravi difficoltà finanziarie, fu chiusa e poi rinominata in Glenburgie nel 1871. Riaprì 7 anni dopo, subendo diversi cambi di proprietà che si susseguirono fino alla nuova chiusura avvenuta tra il 1927 e il 1935.
Fu quindi venduta al magnate Hiram Walker nel 1936 e iniziò ad attraversare una fase di relativa stabilità. Nel 1958, una modernizzazione degli impianti portò all’installazione di due Lomond Stills (alambicchi originariamente concepiti per la Loch Lomond e su cui non mi profonderò oltre in questa sede.)
Il whisky distillato con questi alambicchi era tenuto separato dal resto della produzione, e commercializzato con il marchio Glencraig.
La produzione continuò fino al 1981, quando l’esperimento con i Lomond Stills fu abbandonato, e gli alambicchi vennero sostituiti con altri di tipo standard.
Nel 2000, la produzione di Glenburgie si bloccò nuovamente. Finalmente l’attività è ripresa in modo stabile dopo la ricostruzione avvenuta nel biennio 2003-2004 che, dal precedente impianto, salvò solo gli alambicchi. Poco dopo, nel 2006, furono aggiunti altri 2 alambicchi e la produzione di whisky salì a quella attuale di 4.200.000 litri annui.
L’attuale proprietario della distilleria è Chivas Brothers Ltd. (appartenente al gruppo Pernod Ricard) e ciò, si spera, dovrebbe garantire continuità e stabilità.
Come già accennato in incipit, gran parte del malto di Glenburgie confluisce nei blend, in particolar modo nel Ballantine’s.
Le uniche espressioni “ufficiali” recenti sono appartenenti alla serie Cask Strength di Chivas, in bottiglie da 50 cl.
Anche gli indipendenti non sono così frequenti, tuttavia fortunatamente esistono.
Oggi, ho l’occasione di parlarvi di un Glenburgie 29 y.o. 1985-2014 Cadenhead’s, appartenente alla serie Single Cask del noto imbottigliatore indipendente scozzese, nonché il più antico.
Ho avuto modo di provarlo alla piacevolissima degustazione Cadenhead’s dello scorso Milano Whisky Festival, tenuta dal simpaticissimo Mark Watt, General Manager di Cadenhead’s e responsabile degli eccelsi imbottigliamenti degli ultimi anni.
Gli imbottigliamenti proposti verranno man mano esaminati. Colgo l’occasione per ringraziare Mark e Maurizio per il campione che ho oggi l’occasione di riesaminare per voi.
Ultima nota: maturato in Bourbon Hogshead.
Note Degustative:
Aspetto: Oro
Olfatto: Molto elegante e gentile, con un deciso sentore di mela verde, accanto a un distinto aroma di zucchero di canna (Demerara?). Su un velo di morbida e delicata vaniglia, colgo un piacevolissimo sentore d’orzo, molto caldo e denso.
Compare un po’ di burro e, aggiungo, cannella.
Tracce di prato appena tagliato e fiori di campo. Dopo qualche minuto, ciliegie rosse e, poi, amarene. Un olfatto decisamente piacevole, strutturato e memorabile.
Palato: Molto speziato, con cannella, chiodi di garofano e una punta di pepe nero. Lascia tuttavia emergere un delicato lato fruttato, di fichi, prugne e datteri maturi, mai marcati ma presenti.
Nella sua evoluzione, si evincono note balsamiche quali menta ed eucalipto.
Ancora, cacao nero e tenue traccia di frutti rossi.
Buon palato, che tuttavia perde un po’ rispetto all’incantevole olfatto.
Finale: Medio-lungo, speziato: deciso pepe nero, vaniglia e un pizzico di cannella.
Le espressioni di Glenburgie, come ricordato, sono piuttosto rare. Non credo di sbagliarmi quando dico che questo imbottigliamento è una degna espressione di un malto con caratteristiche notevoli.
Di notevole eleganza, con un olfatto decisamente superbo e un palato che, pur non reggendo il livello dell’olfatto, resta assolutamente degno. Il finale è di buona intensità. Gran bell’imbottigliamento, peccato sia difficilissimo da trovare!