Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia
Volume alcolico: 43%
Prezzo consigliato: 250 euro
Reperibilità: Media
Cenni storici e osservazioni personali:
Con la speranza che abbiate tutti trascorso un piacevole Natale, torno ad aggiornare questo spazio parlandovi di un’altra distilleria finora non ancora esaminata: Glenlivet.
Questo whisky di malto è oggi il secondo single malt più venduto al mondo dopo Glenfiddich e, a quanto pare, la Pernod Ricard che ne detiene la proprietà sembra intenzionata a conquistare la prima posizione.
Glenlivet, ad ogni modo, ha sempre goduto di estrema popolarità, essendo considerata senza alcun dubbio la distilleria più famosa di Scozia agli inizi del secolo scorso. Molte altre distillerie, infatti, chiamavano il loro whisky allo stesso modo per beneficiarne nelle vendite. Ciò portò ad un’azione legale da parte di Glenlivet che culminò con il divieto per gli altri distillatori di utilizzare il nome, ma non del tutto: infatti, fu possibile affiancarlo al nome originario della distilleria di provenienza. Molti imbottigliamenti datati o prodotti da imbottigliatori indipendenti, portano infatti la dicitura completa, comprensiva di Glenlivet.
Ad ogni modo, oggi esaminiamo una delle espressioni ufficiali più mature: Glenlivet XXV. Questo single malt, 25 years old, ha subito un finish in botti di Sherry Oloroso.
La reperibilità è media, tuttavia il prezzo è piuttosto alto. Ulteriori espressioni di Glenlivet, incluso il “base” 12 y.o., verranno esaminate in futuro.
Note Degustative:
Aspetto: Ambra
Olfatto: Colpisce fin da subito la presenza intensa di burro e vaniglia, che donano una cremosità notevole a questo malto. Molto fruttato e delicato, con notevole predominanza dei frutti rossi (more, ciliegie) ma anche un accenno di frutta gialla, su cui domina la pesca.
Attendendo qualche minuto, appare anche una gradevole nota di miele millefiori, unito ad un pizzico di cannella. Presente anche un buon legno, delicato e ben integrato. Suggestioni di zucchero di canna caramellato. Note che rimembrano il marzapane e, a tratti, una buona zuppa inglese.
Olfatto sicuramente molto dolce e intrigante, decisamente piacevole.
Palato: Di corpo medio, lascia riemergere il burro caldo e denso già rinvenuto all’olfatto. Compare timidamente una base maltata che si sposa a vaniglia e ad una punta di zenzero. Legno delicatamente presente e non fastidioso. Cenno di frutta secca tostata, particolarmente nocciole. Presente una gradevole traccia di albicocca.
Tuttavia, non è un campione di complessità e credo che qualche grado in più avrebbe giovato alla robustezza complessiva.È infatti piuttosto fugace, a discapito della bontà delle note riscontrate.
Finale: Media lunghezza, di burro, malto e frutta gialla.
Un whisky molto gradevole all’olfatto, un po’ più deludente al palato e nel finale. Dopo le dovute considerazioni, si attesta ad un livello inferiore alle mie personali aspettative.
E’ un peccato che non ti abbia convinto, ho avuto modo di provarlo in masterclass e mi ha abbastanza stupito (più che ad esempio il 21yo). In ogni caso il vero problema sta nel prezzo.. 170 nei duty, altrove anche di più e temo che lo abbiano anche tolto dal mercato.
Non è un cattivo whisky, ma non assurge a vette di complessità tali da consentirmi di annoverarlo tra gli immancabili…ad ogni modo, in giro si trova, non l’hanno tolto dal mercato. In verità, le mie aspettative erano superiori considerato il blasone della casa e l’importante invecchiamento. Ovviamente, de gustibus… 🙂
Hai ragione, ma tra i miei amici temo che finirà che una bottiglia “comunitaria” la prenderemo prima o poi. Il problema sarà poi a chi affidarla hehehehe xD
Bè, ovviamente io non sconsiglio l’acquisto 🙂 Se il profilo di questo whisky ti colpisce molto, una bottiglia mi sembra normale prenderla 🙂 Io faccio lo stesso con le espressioni che mi colpiscono di più, denaro permettendo 😀 Beh, magari apritela in una serata tutti insieme, e conservate ciò che resta per un successivo incontro. Così, avete anche il pretesto per rivedervi. Il whisky è comunque un’esperienza conviviale: bere in compagnia è sicuramente più intrigante che bere in solitaria 😀 Potrete condividere impressioni e commenti e assaporare con calma 🙂