Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isola di Islay – Scozia
Volume alcolico: 55%
Prezzo consigliato: 99 euro
Reperibilità: Bassa, 6000 bottiglie prodotte.
Cenni storici e osservazioni personali:
Kilchoman è la più recente tra le distillerie di Islay, essendo stata fondata solo nel 2005. La sua particolarità consiste nell’essere un’autentica “Farm Distillery”, che gestisce direttamente tutte le fasi della produzione, dalla coltivazione dell’orzo all’imbottigliamento.
La distilleria, che ho avuto modo di visitare nel corso del mio viaggio estivo su Islay, è una delle più piccole della Scozia, con 120.000 litri prodotti annualmente.
Sostanzialmente, come mi fu detto dalla gentile guida in loco, la loro produzione annua è la medesima di Caol Ila in una settimana…
Tuttavia, a discapito del ridotto volume, si è subito conquistata un posto di rilievo tra gli appassionati di tutto il mondo a causa della peculiarità del ridotto core range.
Ho colto con interesse il rilascio di questo Kilchoman Port Cask Matured 2014, maturato interamente in botti di Porto Ruby, imbottigliato alla gradazione del 55%, non filtrato a freddo e senza aggiunta di coloranti.
Piccola nota: nonostante Kilchoman abbia un proprio Malting Floor, l’orzo maltato proviene anche dalle gigantesche Port Ellen Maltings, che riforniscono anche le altre distillerie isolane.
Ho già avuto modo di provare altre espressioni con maturazione integrale in Porto e, in verità, le ho trovate decisamente buone. Mi colpirà anche questa?
Note Degustative:
Aspetto: Ambra scura con riflessi ramati
Olfatto: Si ravvisa fin da subito una torba molto persistente ma gentile, mitigata dalla presenza di frutti rossi quali ciliegie e more. Molto presente il limone che, a tratti, si abbina con arancia candita e un pizzico di cannella. Olfatto piuttosto “semplice” ma equilibrato.
Palato: Torba e frutti rossi si incontrano e si scontrano, con la prima che tende a dominare sui secondi. Compare del cioccolato fondente, molte spezie quali cardamomo, cannella e chiodi di garofano completano il tutto. Il fumo della torba è molto dominante, l’influenza del Porto non si evince molto.
Finale: Piuttosto lungo e torbato, con sprazzi di more e cioccolato fondente.
Un buon torbato ma, ahimè, non un’ottima maturazione in Porto. Le note vinose sono infatti flebili, più visibili all’olfatto che non al palato e, pertanto, non mi convince del tutto. Ho gradito maggiormente altri esperimenti di questo tipo, come il recentissimo Longrow Red. È ovviamente difficile bilanciare la maturazione in Porto con un whisky, onde evitare la predominanza delle note dolci sul resto ma, ribadisco, in questo caso sono fin troppo attenuate.
Un vero peccato perché questo whisky ha un notevole potenziale inespresso.
Ho gradito maggiormente altre espressioni di questa giovane distilleria che, prossimamente, esaminerò per voi.