Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia
Volume alcolico: 52,5%
Prezzo consigliato: 200-300 euro, in base al rivenditore.
Reperibilità: Bassa, 6000 bottiglie prodotte e rilasciate nel 2003. Ancora disponibile Online.
Cenni storici e osservazioni personali:
Dopo l’ottimo Glenglassaugh di due giorni fa, oggi è il turno di esaminare l’espressione più matura di una distilleria che, sinceramente, gradisco: Cragganmore 29 y.o., rilasciato nel 2003 in tiratura limitata di 6000 bottiglie. Grazie a uno scambio di sample con il simpaticissimo Corrado, ho l’occasione di provarlo per voi senza avere ancora necessità di aprire la mia bottiglia…
Orbene, cosa troveremo in un malto notoriamente elegante e compatto come Cragganmore, nella sua versione ufficiale più invecchiata? Scopriamolo insieme!
Note Degustative:
Aspetto: Oro pieno
Olfatto: Dietro un velo di torba molto gentile, esplode vivace con un’amalgama di frutta fresca tropicale quale mango e maracuja, per poi virare su una più canonica pesca. Ancora, si ravvisa arancia rossa, più precisamente buccia d’arancia ma anche un delicato aroma di prugna. La dolcezza non finisce qui: presente, infatti, del buon miele. Suggestione erbacea, di prato appena tagliato. Fresco e inebriante come una assolata giornata di primavera! Decisamente gradevole. Leggera punta di vaniglia. Segnalo, infine, una leggera punta legnosa, assolutamente non fastidiosa.
Palato Molto speziato e balsamico, di mentolo, eucalipto e rabarbaro. Tuttavia, permane un lato dolce ravvisato all’olfatto con gradevoli ed esuberanti tracce di melone giallo, pesca e arancia. Pepe bianco su un substrato di torba sottile ma presente. Cuoio lavorato, tracce di cacao amaro. Sullo sfondo, una delicata astringenza. Vaniglia e cannella ugualmente presenti a sprazzi. Complesso, delicato e vitale!
Finale : Lungo e speziato, di pepe bianco, cannella, vaniglia e un legno nobile.
Ottimo Cragganmore, non deluderà gli amanti dei whisky complessi e delicati, densi di frutta e note dolci. Lo vedo ideale in abbinamento con crostate alla frutta! Colgo l’occasione per ringraziare nuovamente Corrado per l’ottimo sample!
Ciao Giuseppe! E’ sempre un piacere! 🙂
Devo dire che, seppur le mie valutazioni sono molto più semplici delle tue, mi sento di condividere il tuo giudizio su questo dram eccellente e complesso; non credo sia un caso che Cragganmore fosse una delle distillerie più apprezzate dal grade Michael Jackson e che questa particolare espressione sia ancora oggi il Cragganmore preferito di Serge Valentin (90pt).
Ne approfitto per lasciare le mie semplici annotazioni: all’olfatto note floreali, una riconoscibile presenza di fumo e marcati sentori di anice; al palato è consistente, fresco ma allo stesso tempo caldo e avvolgente, note di fumo e spezie; nel lungo finale speziato ancora presenza di anice.
Nonostante la gradazione piena risulta estremamente a mio parere molto bevibile e non necessita di aggiunte d’acqua. La mia esperienza è ancora limitata tuttavia non fatico a dire che questo ventinovenne trova facilmente un posto sul mio podio personale. 🙂
Un caro saluto e buon lavoro!
Ciao Corrado, che piacere leggere un tuo commento! 🙂
Si, indubbiamente questo Cragganmore rasenta un’ottima espressione della distilleria, ampiamente apprezzata da chiunque abbia avuto il piacere di degustarla. Non ho ravvisato il sentore di anice a cui fai riferimento ma, certamente, il bello della degustazione è anche questo: cogliere differenti lati e aspetti, a seconda del proprio palato.
Anche io, come te, non ho avvertito la necessità di aggiungere acqua: mi è sembrato perfetto così come è stato imbottigliato.
L’unico problema è che ora a stento mi trattengo dall’aprire la mia bottiglia 🙂
Spero avrai modo di apprezzare i Samples che ti ho dato a Milano, soprattuto il Glenugie che, in verità, mi ha decisamente colpito!
Un caro saluto anche a te e grazie del piacevole commento!