Torno a scrivere, due giorni dopo la chiusura della kermesse Milanese dedicata al mondo del Whisky (e quest’anno, presente anche con uno spazio dedito al distillato caraibico, il Rum), per esprimervi la mia esperienza, in modo succinto ma spero completo.
Da dove iniziare? Partenza da Napoli Domenica 16 Novembre, di primo mattino, alla volta del capoluogo lombardo. Arrivato, raggiungo, insieme al mio caro zio Filippo (a cui estendo i miei ringraziamenti per la sempre gradevole e assidua compagnia) l’Hotel Mariott, sede anche quest’anno della manifestazione, giunta alla nona edizione.
Il primo incontro del Milano Whisky Festival 2014 avviene con la cara Betty, nella hall dell’Albergo. Mi dispiace solo non averla più rivista dopo ma colgo l’occasione per mandarle i miei più cari saluti!
Mi imbatto, poi, in alcuni membri del forum SingleMaltWhisky.it e, precisamente, il caro Federico, già compagno di avventure su Islay durante l’estate appena trascorsa e, finalmente, Corrado Mercuriali. Rapido scambio di battute e ci dirigiamo al ristorante per un quick lunch, prima dell’agognata Masterclass Cadenhead’s.
Proprio da questa Degustazione del più antico imbottigliatore indipendente, attivo fin dal 1842 inizierò il mio racconto.
La Masterclass è stata condotta con estrema competenza e simpatia da Mark Watt, Direttore di Cadenhead’s e dal caro e ben noto Maurizio Cagnolati di Beija-Flor, importatore Italiano del Brand. Molto interessanti le espressioni provate, tutte provenienti dalle serie Small Batch e Single Cask, più uno della gamma Authentic Collection: Littlemill 22 y.o. (distilleria purtroppo non più operativa, gran peccato!), Miltonduff 24 y.o., Ardbeg 20 y.o e due ventinovenni, un Glen Keith e un Glenburgie, entrambi Single Cask. Devo dire che ogni whisky è dotato di forza e personalità, essendo tutti Cask Strength e, aggiungo, ognuno con le proprie ed opportune caratteristiche. Credo sempre più che Cadenhead’s riesca, tra i pochi, a selezionare botti di spessore da cui estrarre autentiche gemme.
Terminata la Masterclass, sono entrato quindi nella Sala Baron per entrare nel vivo del Festival ed incontrare amici vecchi e nuovi! Inevitabile passare allo stand del neonato WhiskyClub Italia dove gli indaffaratissimi Claudio Riva e Davide Teriziotti proponevano in degustazione tutte le espressioni del Club, tra cui i nuovissimi Kilchoman ed Arran, che presto vedrete recensiti. Ovvio, poi, cononscendo il background di Claudio, che fosse ben presente una delegazione di Laphroaig, incluso l’ottimo “La Pagoda” selezionato proprio di recente da Claudio. Ottimo Laphroaig 19 y.o, che ho avuto modo di assaggiare in sede e di cui ho un campione da esaminare con più calma.
Ho anche avuto finalmente modo di assaggiare il Glenturret realizzato da Davide per Angel’s Share, decisamente molto intrigante! Devo dire, ad ogni modo, di essere passato a più riprese allo stand dei ragazzi per intrattenermi e scambiare opinioni e amichevoli commenti.
Sono quindi passato all’enorme stand Beija-Flor & Alcoliche Alchimie per salutare i grandissimi Jacopo e Giacomo e sorseggiare qualche dram (bè, forse, più di qualcuno….). Sempre in gamba, ragazzi!
Mi sono quindi diretto alla volta di Hidden Spirits, dove il buon Andrea Ferrari, sempre cordialissimo e disponibile, è stato ben lieto di vedermi. Un sorso del nuovo Blair Athol appena imbottigliato, foto di rito, e via al prossimo stand!
Impossibile non fermarmi al ricco stand di Bar Metro ove, Giorgio D’Ambrosio, proponeva chicche e rarità. Alla vista del notissimo Ardbeg, noto in gergo come “Il Cavaliere”, in degustazione presso Franco Dilillo (che gestiva lo stand insieme a Giorgio), non ho saputo resistere dal comprare un Sample. Grazie Maestro per l’usuale cortesia e per il gentilissimo sconto.
Son quindi passato da Emanuele Pellegrini, ben presente con gli ottimi Adelphi, BenRiach e la “novità” Koval. Anche qui molta cordialità, saluti affettuosi e amichevoli discussioni.
Ho avuto quindi il piacere di conoscere dal vivo altri membri del forum, tra cui Alder ed Emiliano. Non sono mancati gli incontri con Andrea Franco, Gianluca, Andrea Getuli (altro simpatico ragazzo romano), il “presidente” Paolo Tagliabue e, di sfuggita, con Francesco. Insomma, folta delegazione del forum ben presente! Saluto e ringrazio anche Nadi Fiori, persona sempre squisita e gentilissima.
Ho finalmente avuto modo anche di conoscere Fabio Rossi di Wilson & Morgan, altra grande realtà del panorama Italiano ed Internazionale, oltre che intrattenere una gradita conversazione con una delle menti del Festival: Giuseppe Gervasio.
Un doveroso saluto va anche ad un grande assente che, mi è stato detto, si è aggirato tra le sale del Mariott il sabato: Max Righi, patron di Silver Seal e Sestante, nonchè titolare di Whisky Antique. Ho ricevuto, infatti, la bottiglia del “nostro” GlenDronach Cask #35 con tanto di autografo e, inoltre, per gentilezza di Max, anche i campioni dei nuovissimi Bunnahabhain 34 y.o. e Clynelish 19 yo. Silver Seal, tenuti da parte presso lo stand WhiskyClub. Sei sempre un Signore, Max!
Ci sarebbe molto altro da dire, ma è difficile rimembrare il tutto! Una cosa importante, però, voglio sottolinearla: eventi come questo sono catalizzatori di amicizia, non semplici incontri tra bevitori. L’atmosfera imperante è di festa, gioia e convivialità. Tutto quello che il nostro amato whisky rappresenta, insomma!
Ringrazio tutti, anche coloro che ho omesso per dimenticanza (e forse ebbrezza) di menzionare, per avermi regalato una piacevolissima giornata! Ed ora, sotto con le recensioni!
Giuseppe è stato un piacere conoscerti (nella foto ho quel ghigno dato dalla contentezza d’essere lì all’elevato alcol nel corpo)
Alder, il piacere è stato mio! Il ghigno lo condividevamo un po’ tutti! 😀 Alla prossima!