Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia
Volume alcolico: 50%
Prezzo consigliato: 89 euro, sconto per i soci del Club
Reperibilità: Bassa, tiratura limitata in 60 bottiglie. Ancora disponibile presso WhiskyClub.it
Cenni storici e osservazioni personali:
Abbiamo già parlato, su queste pagine, della nuova realtà rappresentata dal WhiskyClub Italia, associazione nata dalle menti di Claudio Riva, Davide Terziotti e Andrea Di Castri e che vedrà l’8 novembre la sua presentazione ufficiale, dopo la presenza allo Spirit of Scotland romano. Nella prima tornata degli imbottigliamenti presentati dal Club, oltre ai già esaminati Teaninich, Macallan e Bunnahabhain, ne esistono altri quattro tra cui figura quello in esame oggi: Longmorn 21 y.o. 1992-2014, Single Cask ottenuto da una botte di bourbon ed imbottigliato alla gradazione preferita del 50%. Come gli altri imbottigliamenti del Club, non ha subito filtrazione a freddo o aggiunta di caramello. Mi permetto un breve inciso: Longmorn è una distilleria che mi intriga molto, di proprietà di Pernod Ricard mediante la sussidiaria Chivas Brothers Ltd. Trovo che sia davvero un peccato che gran parte del proprio malto finisca unicamente nel blended Chivas, esistendo attualmente solo un prodotto nella line-up ufficiale, se non consideriamo le versioni Distillery Only. Sarebbe decisamente interessante se Pernod decidesse di valorizzare questa distilleria, così come tante altre del proprio parterre.
Sognare è lecito, no?
La prossima recensione sarà ugualmente dedicata a un Longmorn, sempre 21enne…
Note Degustative:
Aspetto: Oro antico
Olfatto: Molto dolce e avvolgente: dopo un velo di burro caldo, emerge subito la prorompenza della crema pasticciera e della vaniglia. Si evolve con decisi sentori agrumati, con arancia rossa e pompelmo rosa a farla da padrone. Noto anche una sfumatura tropicale, di cocco e, subito dopo, una vitale presenza di cioccolato al latte. Molto dolce e fruttato, ricorda una crostata di frutta, di quelle della nonna, per intenderci. Fin qui, gran lavoro. Con aggiunta di acqua, si accentua ulteriormente il lato fruttato e spiccano maggiormente gli agrumi, pur non sopendosi gli altri sentori.
Palato: Caldo e vigoroso, con il burro predominante, ma anche cioccolato al latte e vaniglia. A tratti, si riscontra il sentore di una scorzetta d’arancia candita ricoperta di cioccolato. Veramente elegante e in linea con il DNA di Longmorn. Si coglie anche il ritorno delle note tropicali, principalmente cocco. Presenti anche alcune note di spezie leggere.
Finale: Mediamente lungo, estremamente burroso e cremoso a base di cioccolato e alcune spezie.
Un Longmorn veramente interessante, burroso e denso come pochi. Lo trovo più meritevole del 16 y.o. ufficiale attualmente in commercio e, sinceramente, molto gradevole e beverino nonostante la gradazione che, per inciso, non si avverte molto. Per la valutazione, ho dovuto conciliare il 90 che avrei dato all’olfatto con l’88 che avrei dato al palato. Complimenti al WhiskyClub Italia per la selezione e grazie mille a Claudio e Davide per il sample! Ah, qui trovate la recensione di Giacomo e Jacopo di WhiskyFacile che hanno recensito già tempo addietro questo imbottigliamento.