Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isola di Islay – Scozia
Volume alcolico: 43%
Prezzo consigliato: 70-80 euro
Reperibilità: Media
Cenni storici e osservazioni personali:
Nel core range di Lagavulin, accanto al classico 16 y.o. e al 12 y.o rilasciato annualmente, esiste anche un altro whisky: Distiller’s Edition. Questa espressione è considerata unanimEmente una delle migliori al mondo come whisky con finishing in botti di vino. Nel caso specifico, per questo Lagavulin Distiller’s Edition (1997-2013) sono state impiegate botti di Sherry Pedro Ximenez. Sostanzialmente si tratta di un malto base di 16 anni che subisce un ulteriore affinamento per alcuni mesi. Le Distiller’s Edition esistono anche per altri Classic Malts Diageo quali Oban, Cragganmore, Talisker, Dalwhinnie, Clynelish e Caol Ila. L’affinamento avviene sempre in botti attentamente selezionate, e ogni distilleria impiega quelle del tipo di vino che ritiene più appropriato. Rimasi favorevolmente colpito da una Distiller’s Edition di Cragganmore e leggermente meno da una di Caol Ila, come avrete modo di leggere su queste pagine.
Piccola nota la merita il package di quest’anno, decisamente molto bello da vedere e decisamente ben realizzato.
Ad ogni modo, ciò che occorre vedere, è se l’integrazione con lo Sherry PX sia risultata compatibile con un malto generalmente poco domo come quello di Lagavulin e se il risultato complessivo rasenti un buon whisky!
Note Degustative:
Aspetto: Ambra.
Olfatto: Decisamente inusuale per un Lagavulin, almeno per le espressioni standard del Core Range: non è “puro” come il 12 o suadente come il 16 y.o. ma, piuttosto, sembra un connubio dei due: da un lato si rinviene torba molto elegante, fumosità delicata e un delizioso profumo di brezza marina, dall’altra frutta matura come melone giallo e frutti rossi ben integrati. Dimostra di essere notevole, con la torba che si evolve e cresce con il passare dei minuti, venendo accompagnata dal substrato dolce che ho appena menzionato. Il risultato complessivo è quello di un olfatto tendenzialmente più dolce del 16 y.o. con, tuttavia, note più secche rassomiglianti il 12. Emerge infatti una piacevole nota balsamica, pur se attenuata, mista a un delicato sentore di funghi secchi. Questo paragone, tuttavia, viene fatto per ragioni meramente esemplificative: siamo di fronte a un whisky completamente diverso, a tratti più distante dal classico Lagavulin che in molti di voi conoscerete, ma al contempo molto interessante.
Palato: Contrariamente all’olfatto, le note sherried si attenuano in favore del malto classico e possente di Lagavulin: note di bacon affumicato, torba in misura massiccia, molto pepe nero e brezza marina. Ancora, arance mature, foglie di tabacco, punta di tè nero. Permane un’eterea presenza di frutti rossi, che non stonano affatto e non prendono mai il sopravvento sull’essenza del malto. Il risultato complessivo è decisamente gradevole.
Finale: Lungo e intenso con fumo da camino spento, bacon, pepe e frutta matura quali arance e melone.
Questa Distiller’s Edition di Lagavulin rappresenta un ottimo whisky quotidiano, con un rapporto qualità/prezzo decisamente commisurato al valore effettivo del prodotto finale. L’integrazione con lo Sherry non annienta l’anima pura di Lagavulin ed anzi sembra donargli qualcosa in termini di olfatto e palato. Se siete amanti del carattere di questa distilleria, mi sento di dire che quest’espressione non vi deluderà.
Appena acquistata la versione 1998 in cofanetto con 2 bicchieri da whisky. Davvero un ottimo whisky che ho potuto apprezzare grazie ovviamente ai tuoi consigli professionali e seri. Grazie come sempre…
Ciao Michele, grazie per il commento! E’ sempre un piacere poter dare una mano….in effetti, con Lagavulin, è difficile sbagliare! Buona Serata!