Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Islay – Scozia
Volume alcolico: 48%
Prezzo consigliato: 90 euro
Reperibilità: Ampia
Cenni storici e osservazioni personali:
Oggi parliamo di una “controversa” espressione di una nota distilleria di Islay: Laphroaig 18 y.o. Ho definito “controverso” questo imbottigliamento in quanto ha sostituito il 15 y.o., non più in produzione, generando un po’ di scompiglio tra i fan della distilleria. Ad ogni modo, Laphroaig ha aumentato la gradazione rispetto al precedente 15 y.o., portandola al 48%. Sarà un bene o un male? Questo Laphroaig sarà più complesso ed elegante del più giovane 15 y.o. (che, personalmente, apprezzo molto) o meno? Scopriamolo insieme, versandolo nel bicchiere.
Note Degustative:
Aspetto : Color Oro
Olfatto: Massiccia presenza di vaniglia, lascia intendere che siano state impiegate botti ex-bourbon first fill. Prosegue con una nota di miele che sottende un letto di torba elegante e gentile. Una nota lieve di catrame si miscela a brezza marina, alghe di mare e note agrumate di limone. Un olfatto meno delicato del 15 y.o ma comunque non presente in altre espressioni ufficiali. Fin qui, interessante! Con aggiunta d’acqua, il lato vanigliato si amplifica a discapito delle altre note evidenziate.
Palato : Di corpo pieno, con torba molto presente che si mescola a note medicinali tipicamente Laphroaig, seppur in misura non molto marcata come ci si aspetterebbe. Colgo una distinta nota legnosa, a tratti invasiva rispetto al precedente 15 y.o. in cui l’integrazione legno-malto era più gentile. Prosegue con anice stellato, una punta di cacao amaro e leggero accenno di prugne secche. Emerge anche un tratto salino che, in alcuni frangenti, si amplifica. Non un cattivo whisky, ma il 15 y.o. resta per me superiore. Resta sostanzialmente immutato con aggiunta d’acqua pura di Islay.
Finale : Mediamente lungo, con molto sale, torba e un pizzico di cacao amaro.
Questo Laphroaig 18 y.o. non è un’espressione malvagia, almeno in base al mio punto di vista. Apprezzo maggiormente la delicatezza del 15 y.o. e sinceramente non condivido la scelta di Laphroaig di rimpiazzare quel whisky con questo: sono due imbottigliamenti molto diversi tra loro, con il 15 y.o. che tendeva a distinguersi per una sfaccettatura multipla e il 18 y.o. che mantiene maggiormente una continuità con il resto della gamma. Avrebbero potuto mantenere entrambi, ma mi rendo conto che le scelte di marketing non hanno reso possibile questa scelta.