Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Islay – Scozia
Volume alcolico: 53,1%
Prezzo consigliato: 100 euro
Reperibilità: Bassa, tiratura limitata di 18.000 bottiglie.
Cenni storici e osservazioni personali:
Ho già ampiamente parlato della storia della distilleria Bowmore, nel corso della mia recensione dell’ultimo nato in casa Hidden Spirits, pertanto vi rimando qui per approfondimenti sulla storia della distilleria.
L’imbottigliamento in esame oggi è una release ufficiale della distilleria, in appena 18.000 bottiglie: Bowmore 16 y.o. 1991-2007 Port Matured. Come il nome lascia intuire, la peculiarità di questa release è la sua maturazione avvenuta interamente in botti di Porto, differentemente da molti altri imbottigliamenti che subiscono solo un finishing in tali botti. Si tratta inoltre di un Cask Strength, con un volume alcolico pari al 53,1%. Da tempo volevo provare questa espressione e, grazie al carissimo Davide di Angel’s Share, oggi ne ho l’opportunità. Lo ringrazio sentitamente per il sample avuto a Roma.
Il prezzo consigliato oscilla tra i 75 e i 100 euro ma la reperibilità è un po’ bassa, essendo stato rilasciato alcuni anni fa.
Note Degustative:
Aspetto: Ambra.
Olfatto: Si apre con intense note di Porto Vintage: frutti rossi quali more e ciliegie che, tuttavia, non nascondono il lato puramente “Bowmore” di questo whisky a base di liquerizia e pepe. La torbatura c’è ma è molto sottile e accennata: in effetti, siamo in presenza di un’espressione decisamente atipica di questa distilleria. Ad ogni modo, un olfatto molto gradevole che si conclude con una nota salmastra lieve. A prevalere, è il lato che vira sul Porto, con note tendenzialmente molto dolci.
Palato: Inizio secco e deciso, con ritorno di frutti rossi che gradualmente intensificano la propria potenza man mano che il whisky procede nel palato: molte more, ma anche ribes nero e una punta di ciliegie. Emerge del cioccolato fondente, in misura non massiva ma ugualmente presente. Le note più tipicamente isolane esistono e convivono in discreta armonia: ritorno del sale ma anche molto pepe e affumicatura lieve. A tratti, il Porto tende a prevalere ma a me personalmente non dispiace.
Finale: Mediamente lungo e qui la situazione si ribalta: le note isolane scompaiono in favore di una massiccia presenza di cioccolato fondente e una nota sfumata di frutti rossi nascosti, a tratti, da una lieve affumicatura.
Espressione sicuramente atipica che, personalmente, non mi è dispiaciuta. Non siamo in presenza del malto perfetto ma, da amante del Porto, l’ho gradita. E’ un vero esempio di maturazione completa in Porto, sicuramente diversa dal solito finishing. Apprezzabile! Ottimo in abbinamento a del cioccolato fondente o formaggi erborinati.