Informazioni:
Tipologia: Highland Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Highland – Scozia
Volume alcolico: 46%
Prezzo consigliato: 70 euro
Reperibilità: Ampia
Cenni storici e osservazioni personali:
Avendo già esaminato il giovane Octarine e il più maturo e complesso Revival, oggi è il turno del GlenDronach 18 y.o. “Allardice”, espressione che deve il suo nome al fondatore della distilleria. Come da tradizione GlenDronach, questo whisky è maturato interamente in botti di sherry che, nel caso in oggetto, sono ex-oloroso. La release fa parte del nuovo core range di GlenDronach, rilasciato dopo il cambio di proprietà e la gloriosa rinascita di questo titano delle Highlands. Colgo l’occasione per ringraziare Maurizio Cagnolati di Beija-Flor per il generoso campione.
Note Degustative:
Aspetto : Ambra scura
Olfatto: Nitida presenza delle note sherried, temperate un po’ dall’età: preludio di frutti rossi a cui fa eco un buon cioccolato fondente, seguito a ruota da cannella e zucchero di canna. Distinta nota di vaniglia. Emerge poi, in seguito a un po’ di ossigenazione, una nota floreale molto gradevole di violette e rose ma anche una sensazione di prato bagnato. Suggestioni di frutta secca presenti, particolarmente nocciole, ma in misura decisamente inferiore al Revival, che mi è sembrato più elegante e compatto.
Palato : Un corpo che oscilla tra il medio e leggero e che, complessivamente, dimostra meno dei suoi 18 anni. La frutta secca è ora molto nitida e comprende sia noci che nocciole. Rirtorno del cioccolato amaro su un accenno di ciliegie. Ravviso una buona foglia di tabacco, accanto a una nota sfumata di crostata alla frutta. Come nota leggermente negativa, una tannicità eccessiva, almeno per i miei gusti. Complessivamente, meno elaborato e vibrante del 15 y.o pur restando un buon whisky.
Finale : Mediamente lungo ma non particolarmente suadente: tabacco, cacao e frutta secca tostata.
Questo GlenDronach 18 y.o. è un buon whisky ma, d’altro canto, non supera il più giovane Revival, almeno per quanto riguarda le mie personali aspettative. Intendiamoci, non è assolutamente da disprezzare ma GlenDronach sa fare di meglio. Sarà che la distilleria mi ha abituato troppo bene?