Spirit of Scotland è l’evento romano che, da tre anni, si svolge a Roma e dedicato a tutti gli appassionati di Whisky nel nostro Paese. Essendosi appena concluso, scrivo a caldo le emozioni vissute durante questo appuntamento.
In primo luogo, la Location: il Festival si è svolto nella bellissima Aranciera di San Sisto, nei pressi delle famose Terme di Caracalla. Un mix di spazi chiusi e aperti, con una struttura centrale volta ad ospitare gli stand espositivi, e alcuni padiglioni esterni per ospitare altri spazi quali la Sala per le Masterclass e alcuni punti ristoro come Belhaven o, ancora, uno stand interamente dedicato ai fumatori di Sigaro con la presenza di Amazon. La struttura interna è stata decisamente adatta all’uopo: spaziosa quanto basta, tutti gli stand avevano spazi molto ben delineati e senza essere addossati. Ci si è mossi bene, avendo l’occasione di poter salutare i vari amici nonostante l’afflusso di persone aumentasse ora dopo ora.
Nella giornata di Sabato, forse quest’ultimo è stato inferiore rispetto alla Domenica, dove mi è sembrato di vedere molti più appassionati e semplici curiosi. Probabilmente, il bel sole del weekend, avrà indotto molti romani a fare una gita fuori porta. Ad ogni modo, il “nocciolo duro” del Forum Singlemaltwhisky.it non è mancato e, tra l’altro, si è presentato con una succosa novità: il nuovo WhiskyClub Italia, ideato dagli instancabili Claudio Riva e Davide Terziotti, è stata la mia prima tappa obbligata all’ingresso nel Festival. Ho avuto modo di provare i nuovi imbottigliamenti proposti da questa neonata associazione (e mi sono ovviamente iscritto), tra cui un Macallan 20 e un Laphroaig 14, che mi sono sembrati decisamente interessanti. Il Laphroaig 14 è infatti anche stato premiato, nel corso della giornata di Domenica, nella sua categoria con un buon terzo posto nel premio Whisky&Lode, organizzato dal Festival e che coinvolge tutti gli imbottigliamenti presenti. Considerate le circa 2000 etichette, non si può proprio dire che sia andata male! Complimenti, ragazzi e che ben più alti traguardi vengano presto.
Nonostante l’idea di WhiskyClub fosse stata partorita anche da Davide, non ha rinunciato a presentarsi anche con un suo stand, sotto il canonico logo di Angel’s Share, il suo blog. Ho avuto modo di incrociare e di salutare diversi forummisti, dediti ad aiutare al banchetto. Avrei dato volentieri anche io una mano ma le esigenze logistiche non me l’hanno permesso. Sarà per un’altra volta.
Menzione di rilievo merita sicuramente il team Whisky Antique/Silver Seal, composto dall’intera famiglia di Max Righi e dalla Betty. Tutti sempre gentilissimi e cordiali, mi hanno riempito di attenzioni, gadgets e qualche campione. La Masterclass, poi, merita un discorso a parte e quindi ci tornerò in seguito.
Tanti gli amici salutati e gli stand visitati: sottolineo la visita dall’amico Andrea Ferrari di Hidden Spirits, presentatosi al festival con i suoi ultimi due imbottigliamenti, il Bowmore 13 y.o, Highproof che ho avuto il piacere di recensire in anteprima il giorno antecedente l’apertura del festival, e un Auchentoshan 17 y.o. che ho sentito ricevere diversi riscontri positivi e che proverò prossimamente.
Tanta cortesia anche da Beija-Flor e Pellegrini dove, tra un dram e l’altro, ho avuto modo di parlare e scherzare diffusamente con Maurizio Cagnolati (Beija – Flor) ed Emanuele Pellegrini (Pellegrini). Tantissimi gli imbottigliamenti a entrambi gli stand, ho avuto modo di prelevare diversi campioni da Beija-Flor su gentile concessione di Maurizio e provare qualche BenRiach e Adelphi da Emanuele. In sintesi: una caterva di recensioni arriveranno nel prossimo periodo, con tutti questi samples per i quali ringrazio sentitamente.
Ho avuto anche l’occasione di salutare Andrea Franco, quest’anno impegnato a svolgere il ruolo di Consultant ed addetto, tra le varie, a far provare il Littlemill del Festival.
Mi sono poi intrattenuto diffusamente con il caro Federico di Whiskysucks, il quale girovagava tra i banchetti pur essendo quasi sempre a dare una mano a Claudio e Davide. Con Giacomo e Jacopo di Whiskyfacile, il saluto è stato più fugace, essendo impegnati a proporre interessanti terzetti di dram presso lo stand di Beija-Flor. Ad ogni modo, avrei voluto dedicare a tutti più tempo, ma spero di essermi trattenuto abbastanza con tutti gli amici, vecchi e nuovi. Ho avuto infatti modo di conoscere e di intrattenermi anche con Franco Gasparri di Diageo e altre persone che non avevo avuto modo di conoscere in precedenza.
Fortunatamente, sono riuscito a passare anche da Pernod Ricard, ma ho dovuto saltare la visita a diversi altri stand come Samaroli e Velier. Sarà per la prossima!
Passiamo ora alle Masterclass: tra le molte proposte, ne ho scelte solo due, per mancanza di tempo sufficiente ma devo dire di essere rimasto estremamente soddisfatto.
Ho infatti seguito quella di Max Righi, concernente le novità Silver Seal di quest’anno e, oltre alla solita simpatia e istrionicità di Max, ho provato sei imbottigliamenti di sicuro valore che troverete prossimamente recensiti su queste pagine: non saprei dire quale mi è piaciuto di più, mi riservo il privilegio del riesame, tuttavia particolarmente azzeccato l’abbinamento suggerito da Max tra il Dunyvaig 23 y.o. e il Parmigiano Reggiano (non uno qualunque, ma due stagionati 4 e 10 anni). Ottimo il Bowmore 30 y.o, adorabile il Longmorn 21, particolarissimo il Dailuaine 37 y.o….insomma, tutti di spessore, come Max ci ha da sempre abituati, scegliendo sempre espressioni ben riuscite di ogni distilleria. Miltonduff e Glen Keith, ugualmente sopra la media.
La seconda Masterclass che ho scelto è stata quella di Pernod Ricard per la possibilità di poter provare alcuni imbottigliamenti che, normalmente, non vengono commercializzati se non nelle distillerie di provenienza. Il simpatico e competente Andrea Gasparri, Brand Ambassador di Pernod Ricard, ci ha guidato per circa un’ora nella degustazione di vari single cask a grado pieno, espressioni delle distillerie Scapa, Strathisla, Longmorn e Aberlour. Ho trovato questi quattro imbottigliamenti estremamente interessanti e, benchè la mia preferenza sia andata allo Strathisla, devo dire che se imbottigliassero Scapa a quella gradazione sicuramente sarebbe una spanna sopra il 16 y.o. attuale. Presente nell’elenco, anche un Glenlivet Nadurra, espressione particolarmente nota che, personalmente, non mi ha molto colpito.
Menzione a parte merita l’evento speciale in cui sono stato coinvolto domenica e di cui avevo già parlato nei giorni scorsi: selezione di un GlenDronach Single Cask in compagnia degli altri bloggers italiani, oltre che Maurizio e Max. La scelta è stata piuttosto dura, tutti i campioni erano di elevata qualità ma, alla fine, siamo pervenuti al verdetto finale. Mi ha fatto molto piacere poter vedere, in questa occasione, anche Francesco di “Lo Spirito dei Tempi” che è riuscito a raggiungerci in tempo per il Panel. Ulteriori informazioni su questo imbottigliamento, incluse le foto del Tasting, arriveranno nei prossimi giorni. Per ora, colgo l’occasione per ringraziare nuovamente Max e Maurizio per avermi incluso nel Panel, oltre che Federico per il grande lavoro organizzativo svolto!
Nota finale la merita l’organizzazione, molto curata sotto ogni punto di vista. Mi dispiace che la foto con Pino non sia venuta bene, ci avrei davvero tenuto molto a pubblicarla. Ad ogni modo, colgo l’occasione per ringraziare lui e lo staff per aver allestito al meglio un festival che mi ha tenuto piacevolmente impegnato nel weekend.
In conclusione, cosa dire? Spirit of Scotland è stato un altro piacevole appuntamento, dopo il consolidato Milano Whisky Festival. Una realtà ancora giovane, ma con ottime premesse per il futuro. Ci si vede alla prossima edizione!!!! Ringrazio tutti, anche coloro che ho dimenticato di menzionare, per la calorosissima accoglienza che mi ha fatto sentire veramente come se fossi a casa!!!!!
L’album fotografico completo è rinvenibile qui.
Caro Giuseppe, dispiace più a me che a te, ti assicuro. Ma tanto Napoli non è molto distante da Roma e a breve passo a trovarti così mi porti a bere qualcosa di degno nella tua città. Prepara la macchinetta fotografica e nel frattempo buon onomastico!
Caro Pino, mi dispiace davvero che la foto non sia venuta bene! Purtroppo si era scaricata la macchina fotografica e ho dovuto usare il cellulare e non sempre le foto vengono al meglio. Sto provando a recuperare la tua, ci tenevo davvero che fosse inclusa nel report e sulla mia pagina personale Facebook. Hai ragione, Napoli non è distante e puoi venire quando vuoi. Ti aspetto volentieri!!! E se proprio non troviamo nulla di buono in giro, ti porto a casa mia, ho una buona selezione privata! 🙂 Buon Onomastico anche a te e grazie degli auguri!!!! A presto!
P.S. Ancora complimenti per il Festival!
Grande Giuseppe, prepara la macchina del caffé, io a Napoli verrei anche solo per quello. Siccome poi apri il Rosebank vengo ancora più volentieri.
Davide, ti aspetto quando vuoi! Lo dico sinceramente, è sempre un piacere trascorrere del tempo in tua compagnia! Ehm…di Rosebank non ne ho a parte quello di Cooper’s Choice che non mi ha colpito…ti riferivi forse al Lagavulin 21? 🙂