Informazioni:
Tipologia: Islay Single Malt Scotch Whisky – Single Cask n°159
Provenienza: Islay – Scozia
Volume alcolico: 58,9%
Prezzo consigliato: Non ancora disponibile, presumibilmente tra i 65 e i 72 euro
Reperibilità: Bassa, edizione a tiratura limitata di 60 bottiglie. Sarà disponibile presso il sito di Hidden Spirits.
Cenni storici e osservazioni personali:
Bowmore è la più antica distilleria di Islay, fondata nel 1779 da David Simpson, agricoltore e distillatore, quando il villaggio circostante era poco più di un piccolo agglomerato di case costruito intorno alla chiesa locale. È situata sulla riva del Loch Indal, la cui brezza salmastra soffia nei magazzini e penetra, forse, anche nelle botti contribuendo al carattere peculiare di questo Single Malt.
Come ben poche distillerie, Bowmore dispone di un proprio malting floor: tuttavia, gran parte dell’orzo maltato proviene da altri luoghi. Non è noto quanto il maltaggio in proprio di questa piccola parte di orzo influenzi il gusto del whisky ma, se continuano a mantenere la pratica, i distillatori sicuramente credono in un suo influsso.
Per la miscelazione del mash, il raffreddamento degli alambicchi e la macerazione dell’orzo, viene impiegata acqua del fiume Laggan, che scorre in un acquedotto lungo 11 km.
La distilleria è considerata una delle più belle di Islay e, di certo, merita una visita qualora vi troviate sul posto.
Attualmente, è ammiraglia della Morrison Bowmore, azienda che possiede anche Auchentoshan, Glen Garioch e McClelland’s ed è oggi parte del gruppo giapponese Suntory.
Il range di imbottigliamenti ufficiali è piuttosto numeroso e spazia dal basilare 8 y.o. fino al 50 y.o. , con svariati imbottigliamenti speciali e single casks. Anche gli imbottigliamenti indipendenti sono piuttosto diffusi, con punte di mirabile qualità.
Oggi, esaminiamo proprio un indipendente: Bowmore 13 y.o. 2000-2014 “Highproof” Hidden Spirits, l’etichetta che fa capo al caro amico Andrea Ferrari, già noto whisky blogger sotto il simbolo di whiskynews.it.
Si tratta di un whisky distillato nel dicembre del 2000 e imbottigliato nel febbraio 2014, giusto in tempo per l’imminente Spirit of Scotland, dove verrà ufficialmente presentato allo stand di Hidden Spirits.
Nel mese di gennaio, Andrea mi ha contattato per chiedermi se fossi interessato ad occuparmi della recensione, in anteprima esclusiva, di questo suo nuovo imbottigliamento. Potevo mai esimermi dall’accettare? Ovviamente no! Bowmore è una delle mie distillerie preferite e, da sostenitore di chi lavora per bene nel nostro Paese, è sempre un piacere poter esaminare questo tipo di imbottigliamento. Ringrazio Andrea per avermi consentito questa succulenta anteprima, e passo ad esaminare questa sua ultima realizzazione.
Specifico che si tratta di un Cask Strength o “Highproof”, come è stato giustamente definito da Andrea, maturato esclusivamente in botti ex-bourbon, senza filtrazione a freddo o aggiunta di coloranti. La botte scelta è la n°159, trattandosi di un Single Cask prodotto in sole 60 bottiglie.
Insomma, un prodotto genuinamente puro! Specifico che la bottiglia è stata ben realizzata, con un’etichetta a mio parere molto gradevole che ritrae Short Street, nel villaggio di Bowmore.
Note Degustative:
Aspetto: Oro.
Olfatto: Su un substrato alcolico intenso e profondo, si evolve maestosamente un sentore di agrumi acerbi, principalmente arancia. Continuando sul lato fruttato e floreale, emerge anche una distinta nota di fiori di pesco, molto gradevole. Segue poi una sensuale e vellutata vaniglia che fa eco a una nota balsamica di menta. La torba c’è, è evidente, e nobilmente elegante. Nonostante ci si trovi di fronte a un imbottigliamento interamente ex-bourbon, avverto note di frutti rossi, particolarmente more e ciliegie che lascerebbero pensare a uno sherry. Il tutto è perfettamente integrato, basta attendere qualche secondo e la nota alcolica si attenua, pur non essendo mai doma in quanto a gradazione piena. Continuando, è presente una nota dolce di zabaglione! Pepe nero si avverte sul finale, insieme ad una punta che mi sembrerebbe cedro. Veramente notevole! Con aggiunta di acqua, compare maggiormente il lato dolce dell’olfatto, pur restando sostanzialmente compatto e immutato.
Palato: Lo provo prima senza aggiunta di acqua: corpo possente, profonda nota torbata e pepata, quasi “piccante”. Il legno non si avverte minimamente, emerge però un calore intenso, che riscalda l’anima. Un malto decisamente caldo e compatto, emerge in tutta la sua forza di gioventù, senza compromessi. Una punta di limone completa il tutto. Un palato non particolarmente complesso ma decisamente gradevole, tipico Bowmore! Aggiungendo acqua, vi è un’apertura ulteriore dei sentori più delicati, come agrumi e limone. La torba però resta vitale e possente, alcuni forse la troverebbero “estrema” ma credo di poter dire che siamo di fronte ad un vero Islaynder! Mi ricorda un Ardbeg del passato più che uno degli ultimi Bowmore ufficiali.
Finale: Molto lungo, con una torba che non svanisce mai e perdura per ore, foglia di tabacco, pepe nero e anche caffè.
Da amante dei torbati, quest’ultimo imbottigliamento di Andrea di Hidden Spirits, mi ha lasciato estremamente soddisfatto. Siamo di fronte ad un whisky completo ma, forse, non per tutti. Gli Islay – lovers lo troveranno eccelso mentre altri, più abituati alla morbidezza dello Speyside o alla gentilezza delle Lowlands, forse lo giudicheranno un po’ “estremo”. A mio modesto parere, resta comunque un ottimo imbottigliamento, con un eccellente rapporto qualità/prezzo. C’è da dire, poi, che questo lato autenticamente isolano mi soddisfa tantissimo. Complimenti ad Andrea per l’ottimo lavoro e grazie nuovamente per questa anteprima esclusiva! Lo consiglio da solo, da meditazione, ma non credo stonerebbe con salmone affumicato, ostriche al naturale o come complemento di un sigaro possente, come un Montecristo “A”.