Informazioni:
Tipologia: Island Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Isole Orcadi – Scozia
Volume alcolico: 43%
Prezzo consigliato: 50-60 euro
Reperibilità: Medio-alta
Cenni storici e osservazioni personali:
Highland Park, fondata nel 1798, è la più settentrionale delle distillerie scozzesi, distando circa mezzo miglio più a nord di Scapa. Il suo malto è sempre stato considerato uno dei migliori di tutta la Scozia, apprezzato da molti grandi personaggi del settori o semplici appassionati. Il compianto Michael Jackson, grande esperto di whisky e noto autore del Malt Whisky Companion, lo definì il migliore all-rounder tra tutti i single malt.
Highland Park impiega solo orzo maltato in loco e torba proveniente dalla vicina Hobbister Moor. La percentuale di torba impiegata nel processo è di 20 parti per milione ed inoltre viene miscelata con l’erica prima di essere impiegata per la torbatura del malto.
Si ottiene quindi un whisky piuttosto complesso, con un vasto range di aromi e sapori, al contempo bilanciato senza mai risultare eccessivo.
La gamma degli imbottigliamenti ufficiali è piuttosto vasta e parte dal basilare 12 per arrivare fino al raro 50 y.o. Esistono inoltre alcuni imbottigliamenti speciali come la recente “Valhalla Collection” che annovera, per ora, il Thor 16 y.o. e il Loki 15 y.o. Esistono anche numerosissimi imbottigliamenti indipendenti, generalmente di elevata qualità. Vedremo di esaminarne qualcuno in seguito.
Il whisky oggetto della recensione odierna è Highland Park 18 y.o. ,prodotto che viene generalmente ben considerato dalla comunità di appaassionati, in quanto giusto bilanciamento tra la freschezza delle espressioni più giovani e la complessità di quelle più mature.
La reperibilità è generalmente buona, potendolo trovare presso molte enoteche e rivenditori specializzati.
Note Degustative:
Aspetto : Oro pieno
Olfatto: Delicato ma al contempo penetrante sentore di miele che si fonde alla presenza di erica come nel vicino “Scapa”. Al contempo, però, si ravvisa un aspetto fruttato veramente notevole e fresco con presenza di mele, arancia rossa e, direi, una punta di melone. Un lato fruttato che si divide tra il dolce e l’amaro, senza risultare mai sgradevole ma anzi molto ben bilanciato. Dopo qualche minuto, emerge una nota di frutta secca tostata, principalmente nocciole. La torba è presente ma molto delicata e ben integrata, non esuberante come in alcuni dei whisky di Islay ma, ad ogni modo, persistente e piacevole. Una delicata nota legnosa compare a tratti, conferendo un ulteriore sentore piacevole a questo malto.
Palato : Di corpo medio, si evince da subito una notevole astringenza imputabile alla frutta secca tostata, che qui emerge con maggiore profondità: oltre alle nocciole, compaiono le noci e, direi, anche mandorle ed anacardi. Nonostante il lato amarognolo prevalga, è comunque possibile distinguere una nota burrosa che si fonde a una punta di miele e a un’essenza di malto molto gradevole. Dall’olfatto, ero stato indotto a credere in una maggiore complessità, tuttavia siamo di fronte ad un malto perfettamente rotondo e bilanciato. La torba è sempre presente e carezza gentilmente il palato, fondendosi con un legno che compare in modo distintivo senza essere eccessivo. Un ottimo lavoro d’integrazione, senza alcun dubbio. Una leggera nota salina, compare dopo il secondo sorso.
Finale : Mediamente lungo, frutta secca tostata, leggera legnosità e punta di sherry con una nota di miele e malto sul finire.
Questo Highland Park è assolutamente un buon whisky. Molto rotondo e bilanciato, fa intendere chiaramente l’abilità dei distillatori nel realizzare prodotti di qualità. Un palato un po’ più corposo mi avrebbe fatto assegnare un paio di punti extra ma, nonostante quello, devo dire che si lascia bere con facilità pericolosa, risultando estremamente piacevole. Il buon rapporto qualità/prezzo, inoltre, merita di certo una menzione.
Ringrazio Federico di WhiskySucks per il sample!
Voto:88/100