Informazioni:
Tipologia: Demerara Rum
Provenienza: Contea del Demerara – Guyana Britannica
Volume alcolico: 60,5%
Prezzo consigliato: 300-500 euro
Reperibilità: Molto bassa, difficilmente reperibile in commercio
Cenni storici e osservazioni personali:
Allo ShowRum, il competentissimo amico Francesco di “Lo Spirito dei Tempi” presentò una selezione decisamente nutrita ed interessante. Mentre stavo scambiando qualche parola con lui, non poté che cadermi l’occhio su questo leggendario Rum: Skeldon 1973-2005 32 y.o.
Skeldon era una delle tante distillerie che un tempo affollavano la zona del Demerara ed oggi è ormai chiusa. L’alambicco con cui veniva distillato questo rum fu trasferito, come da consuetudine, ad altre distillerie ma sembra che, differentemente da altri (Enmore, Uitvlugt, Albion, Port Morant ecc.) sia stato smantellato, rendendo questo rum ancora più raro.
Dobbiamo questo imbottigliamento all’esperienza e all’abilità di Luca Gargano dell’italianissima Velier che, nel 2005, scoprì quattro botti residue di questo Skeldon 1973 e decise di imbottigliarlo, lasciandolo alla gradazione piena di 60,5%. È pertanto un Cask Strength. Un altro piccolo lotto, stavolta di Skeldon 1978, fu poi ritrovato e, quindi, seguì un successivo imbottigliamento.
Questo Rum è decisamente importante, in quanto espressione di uno stile ormai introvabile essendo la distilleria scomparsa e le sue scorte andate perdute.
È quindi con ansia e trepidazione che passo ad esaminarlo, versando il generoso sample prelevato da Francesco che ringrazio sentitamente per il prezzo d’eccezione.
Note Degustative:
Aspetto: Ambra scura e molto densa, con sfumature rosso rubino tipiche “Demerara”.
Olfatto: Bouquet compatto e penetrante, come accade solo con i migliori rum del Demerara: meravigliosa vampata di zucchero di canna, caramello “tostato”, ma anche delizioso cacao amaro, denso e ricco. Tanto, tantissimo caffè, di quello di eccelsa qualità. Ancora, frutti rossi quali ciliegie e more sotto spirito. Nota di cera d’api, ma anche un sentore che ricorda una stanza appena verniciata. Estremamente puro, complesso e vitale: dopo due ore nel bicchiere, non si scompone minimamente, l’effetto dell’aria non basta a scindere tanta armonia. Un olfatto particolarmente complesso e, credetemi, davvero sontuoso.
Palato: Di corpo pieno, eccellentemente strutturato con massiccia dose di zucchero di canna, a tratti bruciato, che poi lascia il posto all’incedere trionfale di un cacao amaro che perdura a lungo. Si coglie una sfumatura delicata di frutta secca tostata, principalmente mandorle ma anche nocciole. Mentre procede nel palato, si avverte nuovamente l’ottimo caffè riscontrato all’olfatto. Con aggiunta di un goccio d’acqua, resta sostanzialmente immutato ma compare una sfumatura speziata a base di rabarbaro e un lato balsamico di eucalipto. Nel complesso, straordinarie sensazioni non descrivibili testualmente.
Finale: Lunghissimo, perdura per ore e ore: domina il caffè ma è presente anche il ritorno del cacao, unito a un meraviglioso sentore di frutta secca tostata.
Non ho problemi a dirvi che questo Skeldon 1973 è semplicemente uno dei migliori rum che abbia mai provato, espressione di uno stile purtroppo estinto. Per pochissimo, non raggiunge la complessità del Port Morant 1975 di Silver Seal, ma resta un Rum che assurge alle vette più alte. Complimenti anche a Luca Gargano e a Velier per essere riusciti a trovare e selezionare un prodotto splendido!