Informazioni:
Tipologia: Aged Tawny Port – 30 years old
Provenienza: Portogallo
Volume alcolico: 20%
Prezzo consigliato: 100 euro
Reperibilità: Media
Cenni storici e osservazioni personali:
Non è la prima volta che parliamo dei Porto imbottigliati da Graham’s, uno dei produttori più autorevoli e antichi tuttora operanti nella Valle del Douro. Con un’anima profondamente britannica,è proprietà del Gruppo Symington che annovera altre stelle del panorama del Porto quali Dow’s, Warre’s e Quinta do Vesuvio, giusto per citarne alcuni.
La gamma dei Aged Tawnies di Graham’s, come specificato nella recensione del 20 years old a cui vi rimando qualora siate desiderosi di acquisire ulteriori informazioni su questa tipologia di Porto, comprende prodotti che vanno dal 10 y.o. al 40 y.o.
Personalmente, avendo avuto modo di provare gli Aged Tawnies di vari produttori, trovo che il bilanciamento ideale tra freschezza e complessità risieda spesso nei 20 y.o. Tuttavia, è possibile trovare piacevoli eccezioni quando si degustano vini di imbottigliatori blasonati che, generalmente, non deludono.
E’ il caso di questo Graham’s, azienda che normalmente annovera solo vini di spessore, sia tra i propri Vintage che tra gli Aged Tawnies.
E’ una Casa che mi sento di dover consigliare, dato che i loro standard qualitativi sono estremamente alti. Finora, infatti, non ho mai trovato un loro vino al di sotto di un determinato livello.
Ad ogni modo, ritornando al nostro Graham’s 30 y.o. Tawny Port, specifico che il nuovo package è composto da elegante tubo rivestito, all’interno, in panno morbido con massiccia chiusura in legno. E’ ancora possibile trovare sul mercato il precedente imbottigliamento, la cui bottiglia ha il formato classico laddove quella attuale è più bassa, ed è commercializzato in cassetta di legno.
Il prezzo non è basso, anzi è più alto di diversi Vintage. Deve però essere considerato che questi vini sono pronti per essere bevuti subito, non necessitano maturazione aggiuntiva e, una volta aperti, possono essere conservati diversi mesi. Tutte caratteristiche che non sono comuni al Vintage: quelli di alcune annate sono infatti degustabili già ora, dopo una lunga maturazione in bottiglia, ma dovranno necessariamente essere consumati nel giro di qualche giorno.
Sostanzialmente sono due prodotti diversi, trovo tuttavia il Tawny più adatto ad occasioni meno formali ma comunque meditative.
Terminato questo preambolo, passo alla disamina del Porto in questione.
Note Degustative:
Aspetto : Rosso sfumato con venatura ambrata
Olfatto: Delicato e penetrante sentore di frutta secca tostata, noci e nocciole ma in misura più elegante rispetto alla più giovane controparte di 20 anni. Emerge un nitido sentore di miele che si accompagna alla presenza di uva passa. Ancora, fichi secchi ben presenti e piacevolissimi. Presenti anche frutti rossi molto vellutati e morbidi, ciliegie su tutto. Un olfatto che sicuramente mantiene le aspettative, decisamente delizioso!
Palato : Profondo attacco di frutti rossi eleganti, ciliegie, more, ribes. Inizialmente, non sembra di trovarsi di fronte ad un Aged Tawny ma più che altro ad un Vintage Port. Poco dopo, emerge una nota di cioccolata al latte che si fonde alla presenza di frutta secca tostata su cui non è distinguibile alcun predominio: mandorle, noci, nocciole sono tutte ugualmente presenti e contribuiscono a creare un vino di grande eleganza ed equilibrio. Ritorno dei fichi, stavolta ben maturi, e dell’uva passa, appena accennata e assolutamente non fastidiosa. Vitale e fresco, ma notevolmente complesso. Estremamente piacevole.
Finale : Molto lungo, multi-strato, con ritorno di frutta secca tostata, una punta di uva passa e fichi. Elegante, suadente e completo.
Questo Graham’s 30 y.o. Tawny Port è uno dei trentenni che fa eccezione a quanto ho sopra enunciato: è fresco e vitale nonostante l’età e mantiene un livello di complessità maggiore rispetto al fratello minore. Per me, rispetta le aspettative ed è un vino che decisamente vale il prezzo, non propriamente economico. Tuttavia, il divario con il 20 y.o. non è eccessivo e, pertanto, per un vezzo più “quotidiano” suggerirei il secondo, commercializzato con un rapporto qualità/prezzo migliore.