Informazioni:
Tipologia: Sherry Oloroso
Provenienza: Andalusia – Spagna
Volume alcolico: 20,5%
Prezzo consigliato: 40 euro
Reperibilità: Media
Cenni storici e osservazioni personali:
Dopo aver recensito il Don Guido 20 y.o. PX e il basilare Don Zoilo, sempre PX, oggi vi parlerò di un altro esponente della gamma di Williams&Humbert, una delle più antiche bodegas spagnole: Dry Sack Oloroso 15 y.o., uno Sherry ottenuto combinando uve Palomino e Pedro Ximénez. Quest’ultima varietà, è stata ottenuta per realizzare uno stile semi-secco, conferendo note leggermente più dolci. Ad ogni modo, la percentuale di Palomino è preponderante, conferendo a questo vino le caratteristiche essenziali di uno Oloroso. I due vini sono stati maturati separatamente e poi miscelati per l’invecchiamento in solera, che è avvenuta per un periodo di 15 anni.
La confezione è in linea con quelle della gamma di fascia alta di W&H ed è tubolare, con la bottiglia realizzata in elegante design.
Note Degustative:
Aspetto : Rosso spento, con sfumature ambrate
Olfatto: Fichi secchi e note di frutta secca tostata, principalmente noci, aprono uno olfatto molto “classico”. C’è spazio per i datteri, appena accennati e per un po’ di uvetta. Sostanzialmente non male, ma nemmeno notevole dato che i sentori sono tutti debolmente accennati e non ben amalgamati.
Palato : Acidulo, di corpo leggero, si spegne rapidamente dopo una zaffata di uva passa e nocciole. Deludente.
Finale : Estremamente breve, quasi inesistente. Acido, poco piacevole e per nulla memorabile.
Mi aspettavo molto da questo vino, essendo la Bodegas molto rinomata e i suoi vini particolarmente apprezzati. Personalmente, mi ha profondamente deluso, essendo uno Sherry che manca di personalità, struttura e corpo. Ovviamente, altre persone potrebbero pensarla diversamente, per me è da obliare. Giusto un discreto olfatto lo salva dalla bocciatura totale. Devo comunque sottolineare che, essendo il vino un prodotto vivo che si evolve nel tempo, la bottiglia che mi è stata regalata potrebbe aver risentito di cattiva conservazione. Altre, potrebbero essere migliori. Per ora, mi attengo a quella che ho avuto modo di provare e che, apparentemente, non dimostrava segni di errata conservazione.