Informazioni:
Tipologia: Vintage Port
Provenienza: Portogallo
Volume alcolico: 20%
Prezzo consigliato: 80 euro
Reperibilità: Bassa
Cenni storici e osservazioni personali:
Esaminiamo oggi un altro degno esponente della gloriosa annata rappresentata dal 1994. Come già ho avuto modo di illustrarvi nella recensione del Graham’s 1994, questa annata rasenta una delle migliori del secolo scorso. Lo status dell’annata è infatti “Classic”, ergo denota i vini migliori destinati a perdurare nel tempo e apprezzabili anche dopo svariati decenni dalla messa in bottiglia. Il Porto, come tutti i vini, è infatti un prodotto vivo che matura, cresce, raggiunge un picco di maturità destinato a durare per un tempo variabile in base alla qualità dell’annata, e in seguito si stabilizza o addirittura decresce. Dow’s è una tenuta storica di rilevanza mondiale, al pari di Graham’s, Fonseca, Taylor o altri nomi molto noti.
Riuscii a reperire questa bottiglia online, un acquisto fortuito in verità, dato che si trattava dell’ultima bottiglia disponibile. Conservo ancora un 1994 di Graham’s, che mi riprometto di assaggiare successivamente, quando il picco di maturità sarà pienamente raggiunto. Al contempo , come ravvisai nella recensione, quando bevvi l’altra bottiglia lo trovai ugualmente splendido, essendo perfettamente apprezzabile già ora e non oso immaginare come sarà tra qualche anno.
Il Porto Vintage richiede un’attesa lunga ma, vi assicuro, vi ripagherà non poco se il vino è di qualità. Ovviamente, esistono annate già pronte per il consumo ed altre che richiedono questo periodo di attesa.
Per quanto concerne questo Dow’s 1994 Vintage Port, ha ottenuto 97 punti dalla prestigiosa rivista Wine Spectator e James Suckling l’ha definito “il miglior porto Dow’s nell’arco di decenni”.
Passo quindi a descrivervi le sensazioni che mi ha indotto l’assaggio di questo vino, assaporato dopo 18 anni in bottiglia. Suggerisco di decantarlo qualche ora, 5-6 per apprezzarlo appieno.
Note Degustative:
Aspetto: Violaceo, tendente al nero
Olfatto: Massiccia e corposa presenza di frutti rossi maturi, more, ribes, ciliegie ma anche lamponi. Presente anche un sentore floreale, di viole e rose in primis e fiori di campo sullo sfondo. Etereo, sontuoso e anche soprendentemente fresco dopo 18 anni in bottiglia.
Palato: Pieno, ristoratore. Più secco rispetto al Graham’s ma meravigliosamente eloquente con una marcata presenza di frutti rossi maturi che carezzano suadentemente il palato e si evolvono in un’estasi di potenza. Prugne mature accompagnano il tutto, insieme a un sentore delicato di albicocche e tracce di cioccolato fondente. Tannini morbidi ed eleganti. Esplosivo, fresco e incantevole. Lascia il segno e il ricordo è fervido nella mente di chi lo prova anche per gli anni a venire.
Finale: Molto lungo, tannico e suadente. Dura diverse ore.
Se dovessi usare una sola parola per descrivere questo vino sarebbe: monumentale. Un’annata superba, degna espressione della capacità di Dow’s di regalare al mondo vini di assoluto spessore. Memorabile!