Ott

Long Pond Cambridge 2005-2023 18 y.o. STCE

Long Pond Cambridge STCE 2005-2023 18 y.o.

Informazioni:

Tipologia: Pure Single Rum

Provenienza: Giamaica.

Volume alcolico: 60%

Prezzo consigliato: 300 euro.

Reperibilità: Media, disponibile da rivenditori specializzati.

Cenni storici e osservazioni personali:

Il rum odierno è stato realizzato dalla distilleria giamaicana Long Pond, recuperando il mark “STCE” della defunta Cambridge Estate, chiusa nel 1947. Come molti di voi sapranno, Long Pond ha intrapreso negli anni una produzione volta a recuperare anche stili di rum giamaicani purtroppo estinti.

Tornando al “nostro”, posso dirvi che l’ indicazione “Continental Flavoured” riportata in etichetta si riferisce al contenuto di esteri al momento della distillazione. Lo stile Continental Flavoured identifica infatti i rum con un contenuto di esteri tra i 550 e 700 gr/ hlpa.

Quest’espressione è stato realizzata partendo da un blend di 10 barili ex-bourbon distillati nel 2005 e invecchiati in Giamaica in clima interamente tropicale fino al 2023, con un angel share maggiore del 75%.

La distillazione è avvenuta in double retort Pot Still. Recentemente approdato sul mercato italiano, vi sarà possibile trovarlo agevolmente da diversi rivenditori specializzati, incluso Spirit Academy, negozio dell’importatore Velier. Credo di avervi detto tutto, passo quindi alla degustazione.

Note di degustazione:

Aspetto: Ambra.

Olfatto: Arancia candita e papaya si fondono a lucido per mobili, acetone e paraffina, senza tralasciare un buon legno fresco. Nota di flan al cioccolato fondente accompagnato da fondi di caffè, contribuisce a creare un olfatto complessivamente molto intrigante. Dopo alcuni minuti, il lato fruttato si impreziosisce di banana matura e melone cantalupo. Sul fronte delle spezie, leggero pepe nero e bacche di vaniglia, seguite da un tocco di cannella e noce moscata. Punta di gasolio, in fundis, seguita da un tocco di mou. Gradazione al 60%? Non si percepisce affatto! Con qualche goccia d’acqua, la parte più “sporca” si ingentilisce leggermente in favore della componente fruttata. Permane, possente, l’acetone.

Palato: In purezza, domina l’arancia seguita da un cioccolato fondente al sale (avete presente quello di Modica?). Continua con il caffè ravvisato all’olfatto, ora più nitido, ed elegante nota di paraffina. Sensazione di colla per legno. Aggiungendo qualche goccia d’acqua, l’arancia di cui prima assume la declinazione del Gran Marnier, mentre compare una ciliegia prima assente e il tratto di colla si riduce notevolmente. Leggera nota zuccherina, tra lo zucchero di canna e la crema pasticcera con amarena.

Finale: Lungo e maestoso, con agrumi perduranti accompagnati da paraffina, gasolio, colla per legno e una leggera sapidità.

Similarmente ad altri rum ad elevato contenuto di esteri, quest’espressione non è per tutti ma, personalmente, lo trovo encomiabile, con una struttura che farà impazzire gli amanti di stili completamente avulsi dall’idea di rum ruffiano. Non ho avuto occasione di provare molti Long Pond, ma questo è quello che finora mi ha convinto di più. Con qualche goccia d’acqua raggiunge un bilanciamento ideale.