Informazioni:
Tipologia: Skye Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Skye – Scozia.
Volume alcolico: 45,8%
Prezzo consigliato: 40 euro.
Reperibilità: Ampia,disponibile presso rivenditori specializzati.
Cenni storici e osservazioni personali:
Cari amici, avrete notato che ultimamente sto scrivendo molto meno: non è perché manchino idee o espressioni da recensire ma, semplicemente, per impegni personali e lavorativi. Ma non temete: sto cercando di organizzarmi al meglio e presto tornerò ad essere estremamente prolifico. Chi mi segue su Facebook, avrà notato che ho promesso una recensione del leggendario Pappy Van Winkle 15 che, in sincera verità, ho redatto negli scorsi giorni e che quindi verrà pubblicato a breve.
Tuttavia, dato che tengo molto a quanto mi scrivono i lettori, oggi vi parlerò del Talisker Storm, richiesto da molti di voi.
Lo Storm è un’espressione No Age Statement la cui produzione è iniziata qualche anno fa, nel 2013. Presso la grande distribuzione, ha sostituito (insieme allo Skye) l’eccellente Talisker 10 y.o. di cui, come ben saprete, ho un’ottima opinione. Lo Skye non mi colpì troppo, magari avrò un’opinione diversa dello Storm.
Procedo nella disamina, senza tediarvi troppo.
Note Degustative:
Aspetto: Oro pieno.
Olfatto: Molto fresco e vitale, con una torba piuttosto vivace e a tratti intensa. Presente il classico tratto marino di Talisker, avviluppato però da note di burro e note tipiche di malti giovani come, ad esempio, cereali, orzo fresco. A tratti, sembra quasi un new make, insomma. Fortunatamente, però, è più stratificato dello Skye, e presenta un interessante tratto di frutta fresca tropicale, tra cui spicca il mango. Spezie del legno, tracce di liquirizia. Con il passare dei minuti, il lato marino diviene più intrigante.
Palato: Di corpo medio, presenta una dolcezza abbastanza insolita per Talisker, pur presentando il contrassegno tipico di distilleria: fumosità elegante, brezza marina, nota salmastra e pepe nero, seppur meno esuberanti che nel lodato Talisker 10. Sostanzialmente, sembra una versione “ingentilita” di quest’ultimo, con note più delicate, con meno carattere ed intensità, pur risultando gradevole. Ancora, spezie del legno e un tocco di china.
Finale: Medio, con nota salina, pepe nero e mix fruttato.
Malto non malvagio, non arriva a superare l’eccellente 10 anni ma, personalmente, lo preferisco di gran lunga allo Skye. Sicuramente è un malto piuttosto giovane, tuttavia ha la propria individualità, seppur non marcata come nel 10 anni. Gradevole da bere, senza particolare impegno.
Probabilmente quando non troverò più il talisker 10, opterò per provare questo talisker storm, seppur l’idea non mi entusiasma… il talisker 10 mi piace, e lo scelgo come alternativa economica al lagavulin 16 (seppur lo so, sto scrivendo e dicendo un eresia!). Però in questa fascia di prezzo, il talisker 10 riesce a darmi delle belle soddisfazioni. Riuscirà il talisker storm a regalarmi altrettante soddisfazioni? Vedrem… ho paura di sentirlo troppo giovane e con un temperamento da “avesse riposato più tempo sarebbe migliore”… lunga vita al talisker 10!
Ciao Roberto,
in effetti lo Storm è un whisky più “semplice” del Talisker 10, che resta un malto eccellente nonostante una produzione non certo limitatissima. I due prodotti non sono comparabili e, per quanto mi riguarda, a parità di fascia di prezzo non vedo particolari ragioni per scegliere lo Storm al posto del 10. Ovviamente, può regalare comunque alcune emozioni, non è certo da obliare… ma nemmeno memorabile. Almeno, questo è il mio modesto punto di vista.
Un caro saluto