Informazioni:
Tipologia: Highland Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Highlands – Scozia.
Volume alcolico: 48%
Prezzo consigliato: 280 euro.
Reperibilità: Media.
Cenni storici e osservazioni personali:
La distilleria Glengoyne, sita nei pressi di Glasgow, è operativa fin dal 1833, senza mai aver subito periodi di sospensione. Produce whisky non torbato, con l’essiccazione dell’orzo che avviene attraverso aria calda e vanta la più lenta distillazione di tutta la Scozia.
Il malto di Glengoyne viene imbottigliato in varie declinazioni: dal più giovane 10 y.o. fino al Glengoyne 25 y.o., oggetto di questa recensione. Non mancano, poi, release limitate con invecchiamenti superiori.
Altra particolarità è l’impiego della varietà di orzo Golden Promise, che vanta una resa produttiva molto bassa ma una qualità estremamente elevata. La distilleria, ad oggi, è l’unica ad usarla insieme a Macallan. Pensate che, un tempo, veniva impiegata da quasi tutte le distillerie che oggi hanno optato per selezioni più economiche e più produttive. La modernizzazione…
Una curiosità interessante è che benché il malto di Glengoyne sia distillato nelle Highlands, viene maturato nelle Lowlands. La spiegazione di ciò è molto semplice: la distilleria si trova sul confine che separa le due zone, essendo, di fatto “divisa in due”.
Infine, è opportuno segnalare l’impiego esclusivo di botti di Sherry, prevalentemente first-fill. Il Glengoyne 25 y.o. è infatti maturato interamente in botti di Sherry, e la distilleria è coinvolta in ogni fase della realizzazione della botte, a cominciare dalla scelta del legno. Certamente apprezzabile, a mio parere.
Nei prossimi giorni esaminerò i più giovani 18 y.o. e 21 y.o.! Segnalo, infine, che la gamma è ora importata in Italia da Rossi & Rossi, già proprietario dei marchi Wilson & Morgan, Rum Nation e Millionario.
Ringrazio cordialmente Luca per il gentile campione!
Note Degustative:
Aspetto: Ambra con riflesso brillante.
Olfatto: Possente, con le sue note di frutti rossi, particolarmente mirtilli e lamponi, che si amalgamano a del cacao amaro e a note intriganti di pelle bagnata che gli conferisce un tocco leggermente più austero. Ancora, prugne secche e datteri, fichi, accanto a un delizioso sentore di torta natalizia. Vi è qualcosa di ancestrale, che rimanda a un prodotto ben più maturo della sua età, un senso di nobiltà perfettamente integrata all’esuberanza delle note fruttate derivanti dallo sherry. Un piacevole tocco agrumato ben innestato, con arance candite evidenti, insieme a una leggera venatura balsamica, di menta.
Un perfetto sherried malt, non c’è che dire!
Palato: Di corpo medio, si presenta piuttosto rotondo e gentile con frutti rossi sempre in evidenza, cacao amaro a sprazzi e un delizioso mix di frutta secca tostata, prevalentemente noci. Ancora agrumi, un po’ di toffee, discreta speziatura che lo fa virare verso tonalità più secche. Direi più che altro cannella e cardamomo. Emerge anche un bel po’ di caffè espresso!
Decisamente elegante, con la nota balsamica che si riverbera senza mai risultare fastidiosa, ma ottimamente complementare ad un malto che sicuramente ha molto da offrire. Marmellata di prugne. Validissimo!
Finale: Lungo, di cacao amaro, mix speziato, agrumi, frutta secca in abbondanza.
Gran bel malto, senza dubbio! Uno sherried da manuale, che strizza l’occhio a quelli prodotti da una distilleria ben nota (inizia per M…) nei bei tempi. Completo e organico, si presenta essenzialmente delizioso. Indi, la valutazione che merita!