Informazioni:
Tipologia: Speyside Single Malt Scotch Whisky
Provenienza: Speyside – Scozia.
Volume alcolico: 40%
Prezzo consigliato: 75 euro.
Reperibilità: Media.
Cenni storici e osservazioni personali:
La distilleria Glenfiddich produce l’omonimo Single Malt, attualmente il più venduto al mondo. Situata a Dufftown, nello Speyside, fu fondata da William Grant nel 1887 ed è tuttora proprietà della William Grant & Sons, l’azienda di famiglia proprietaria anche di Balvenie, Kininvie e Girvan.
Il primo distillato venne fuori dagli alambicchi il giorno di Natale del 1887 e da allora Glenfiddich è cresciuta sempre più fino a diventare un colosso. Con 5 wash still ed 8 spirit stills, la sua capacità produttiva oggi è di circa 10.000.000 di litri annui.
Il nome è gaelico e significa la “Valle dei Cervi”, ecco spiegata la presenza di un cervo come logo. Glenfiddich realizza un range estremamente variegato di malti, con invecchiamenti che partono da 12 anni fino a ben 64 anni di età. Ovviamente, non mancano alcuni NAS e release molto mature di eccezionale rarità.
Oggi esamineremo il Glenfiddich 18 y.o. “Ancient Reserve” antesignano dell’attuale prodotto.
Maturato in botti ex-bourbon e in botti ex-sherry oloroso, è imbottigliato a grado standard. Ne sono state rilasciate diverse versioni, questa è del 2004.
Era doveroso inserire un’espressione di una distilleria così blasonata, no? Quindi, mettiamoci all’opera!
Note Degustative:
Aspetto: Ambra scura.
Olfatto: Buon sentore fruttato, con un’esuberante mela verde accanto a decisa arancia rossa. Dopo qualche minuto, si aggiunge anche la banana. Tracce di mandorle fresche amalgamate a vaniglia e un leggero sentore vinoso. Continuando, si ravvisa del Gran Marnier. Qualche spezia, tra cui spicca il cardamomo. Non molto complesso, in verità, e con un’evoluzione piuttosto fugace. Gradevole, ma non memorabile.
Palato: Di corpo un po’ scialbo, a tratti fin troppo leggero, è connotato dalla presenza di cioccolato al latte, mix di spezie tra cui domina il pepe nero, un guizzo di cacao amaro e tracce di ovomaltina. Liquore all’arancia. Anche qui, non malvagio, ma avrei desiderato di più.
Finale: Medio-breve, contrassegnato da spezie,cioccolato al latte,liquore all’arancia.
Un 18enne discreto ma, tuttavia, non memorabile. Si presenta infatti un po’ troppo “acquoso” al palato per i miei gusti, con sentori piuttosto evanescenti all’olfatto e un finale decisamente troppo breve.
Attendo di provare qualche batch più recente per una comparazione!
Salve , il suo sito è una fonte di conoscenza preziosissima per me e la ringrazio per queesto ! Volevo sapere cosa ne pensa del Single Malt della stessa distilleria ma invecchiato 12 anni? So che è un whisky entry level ma mi chiedevo se ne valesse la pena acquistarlo . Non credo che al prezzo proposto di 25 euro si trovi qualcosa di meglio tra i single malt o sbaglio?
Salve Luca, la ringrazio in primo luogo per il gentile complimento e per essere uno dei miei lettori. Il Glenfiddich 12 anni è un prodotto a mio parere “onesto”, non particolarmente complesso ma più che discreto, anche in proporzione al prezzo a cui viene proposto. Un caro saluto!
Buonasera, ho provato il 12,mi é sembrato acquoso, può essere?
Salve Enrico,
premesso che le percezioni sono sempre soggettive, se è abituato a bere whisky a grado pieno o comunque a gradazione più alta di quella standard (40-43%), un whisky come il Glenlivet 12 (imbottigliato al 40%) potrebbe sembrarle più “acquoso” o con un corpo più leggero.
Grazie per il commento. Spero continuerà a leggermi.